Tari, adesso i Comuni si "autocorreggono": cosa accade sui rimborsi

Dopo il caos della Tari, scatta la mossa dei Comuni per cercare di rimediare agli errori costati pagamenti doppi ai contribuenti

Tari, adesso i Comuni si "autocorreggono": cosa accade sui rimborsi

Dopo il caos della Tari, scatta la mossa dei Comuni per cercare di rimediare agli errori costati pagamenti doppi ai contribuenti. Di fatto le amministarzioni hanno avviato in autotutela alcune delibere per il caso Tari limitando però i casi che possono essere considerati illegittimi. Mentre dal Ministero dell'Economia non arrivano comunicazioni, l'Anci prende posizione. E così scattano prcedure autonome da parte dei Comuni che andranno a correggere gli errori a carico dei contribuenti. "I Comuni hanno sempre delle riserve e noi pensiamo che per il passato possono pagare direttamente i rimborsi ai cittadini. Lo possono fare in automatico rimborsando direttamente i cittadini", ha affermato all'Adnkronos il presidente dell'Associazione nazionale dei Comuni italiani ( Anci) Antonio Decaro sul caos della tassa rifiuti. "Però - ha aggiunto - non vorremmo che qualcuno, in futuro, possa dire che il Comune era obbligato dalla legge a far pagare tutto il servizio attraverso il gettito Tari e non poteva usare altri fondi visto che la legge prevede che il gettito della Tari deve essere uguale al costo del servizio". In nquesto quadro c'è un problema ben più grave. La Tari finora non ha una sorta di regolamento specifico.

Infatti si hanno normative che determinano nel dettaglio la Tarsu e successivamente la Tares. Dunque adesso si attende una circolare dal Ministero che possa definire in modo preciso gli interventi per porre rimedio ad un problema che grava da troppo tempo sulle tasche degli italiani.

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