Debutto a Taranto per il primo parco eolico marino offshore d'Italia (Beleolico). Renexia, azienda del Gruppo Toto, titolare del progetto, ha posato l'ultima pietra, ovvero ha posizionamento tutte le componenti del primo aerogeneratore, definito G07. «L'operazione appena conclusa - afferma la società - rappresenta il primo passo del nostro Paese in un articolato percorso di transizione energetica, verso gli sfidanti obiettivi del nuovo Piano nazionale energetico (Pniec) che prevedono per l'Italia 114 gigawatt di energia da fonti rinnovabili al 2030». Un piccolo riscatto per Taranto che da anni vive l'incubo Ilva e che ora diventa «il centro di partenza dell'energia del futuro, pulita e sostenibile, grazie al vento e al mare», spiega la società.
«Beleolico - aggiungono i tecnici - sarà composto da 10 turbine per una capacità di 30 megawatt in grado di assicurare una produzione di oltre 58mila megawatt/ora, pari al fabbisogno annuo di 60mila residenti». In 25 anni di vita prevista, consentirà un risparmio di circa 730mila tonnellate di anidride carbonica.
«Beleolico è un impianto - spiega Riccardo Toto, direttore generale di Renexia - che consentirà la produzione di energia pulita con una tecnologia che di fatto riduce tutti i tradizionali elementi di inquinamento. Vogliamo avviare un percorso per diventare parte di questa città che ci sta ospitando, a cui siamo grati e a cui forniremo energia». Il progetto è il risultato di un lungo cammino industriale visto che è stato presentato nel 2008 ricevendo, solo nel 2012, il parere positivo per la valutazione di impatto ambientale (Via) e valutazione ambientale strategica (Vas) da parte del ministero dell'Ambiente. Mentre l'amministrazione di Taranto aveva chiesto l'annullamento, ricorso bloccato dal Tar di Lecce e dal Consiglio di stato nel 2015. ll Beleolico potrebbe essere solo il primo degli impianti che sorgeranno in Puglia.
Al largo del Salento è atteso un secondo parco eolico, questa volta galleggiante e quindi privo di fondamenta fisse. Il progetto è in fase di valutazione e vedrà l'installazione di 90 turbine, per una produzione annuale di 4 terawattora, pari al consumo di circa un milione di utenze domestiche.
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