Turisti cinesi in Italia, intesa per promuovere l'offerta di qualità

Accordo triennale tra Fondazione Italia Cina e Ivy Alliance Consulting per assegnare la Quality Service Certification per l'accoglienza. Riconoscimento già attribuito a Sea per il progetto Chinese Friendly Airport attuato a Milano Malpensa

Turisti cinesi in Italia, intesa per promuovere l'offerta di qualità

Il turismo cinese guarda alla destinazione Italia con sempre maggiore attenzione e un ruolo fondamentale è quello dello sviluppo di un’offerta riconoscibile e friendly. Così la Fondazione Italia Cina e Ivy Alliance Consulting hanno siglato nell’Ambasciata d’Italia a Pechino, alla presenza dell’ambasciatore Ettore Sequi, un Memorandum of Understanding triennale che apre la strada alla collaborazione per la promozione del turismo cinese inel nostro Paese e ai progetti formativi collegati nell’ambito del programma Qsc (Quality Service Certification). Ovvero la certificazione cinese di qualità per l'accoglienza del turista cineses sviluppata dall'ente governativo China National Tourism Administration (Cnta) e assegnata gratuitamente alle strutture che rispondono ai requisiti richiesti. Certificazione che è stata di recente conferita - ricordiamo - anche all’aeroporto di Milano Malpensa, gestito da Sea, per il progetto Chinese Friendly Airport.

L’accordo – firmato da Margherita Barberis, direttore generale della Fondazione Italia Cina e da Wang Xinjun, presidente di Ivy Alliance Tourism Consulting – prevede il supporto, da parte della Fondazione, alle attività di Ivy Alliance in Italia. Attraverso i corsi della sua Scuola di formazione permanente, la Fondazione Italia Cina potrà contribuire a formare gli operatori turistici impegnati nella filiera dell’accoglienza del nostro Paese: dagli aeroporti agli alberghi fino ai parchi tematici, adeguandone gli standard a quelli richiesti dalla certificazione Qsc. Allo stesso tempo, supporterà i soggetti che già rientrano nei criteri del programma, potenziandone le performance rivolte al viaggiatore cinese.

“L’obiettivo della Fondazione Italia Cina è, da sempre, quello di incrementare gli scambi tra i nostri due Paesi – ha dichiarato Margherita Barberis – e siamo sicuri che questo importante accordo ci permetterà di contribuire a farlo anche nel settore turistico, con una particolare attenzione alla formazione degli operatori del settore. Il turismo cinese sta crescendo, con turisti più istruiti, benestanti e tecnologici: dobbiamo dunque essere pronti a offrire servizi che possano soddisfare esigenze sempre nuove e differenti”.
Dal canto suo, Ivy Alliance si impegna a sostenere le iniziative della Fondazione Italia Cina e a supportare i programmi formativi della sua Scuola di formazione Permanente. Prevista anche la diffusione congiunta di materiali comunicativi, la gestione di progetti speciali, la cooperazione fra i membri di entrambi i network e l’organizzazione di un evento, da tenersi in Italia, sul mercato del turismo cinese outbound o sul programma Qsc.
In occasione della firma, il presidente di Ivy Alliance Wang XinJun ha affermato che “il Memorandun d’intesa porterà nuove opportunità di business agli operatori italiani del turismo, con il sostegno della Fondazione, il programma no profit Qsc potrà aiutare molti marchi e commercianti italiani a entrare nel mercato cinese, a essere riconosciuti dalle autorità del settore turistico e a guadagnare più facilmente la fiducia dei nostri viaggiatori ”.

Il Programma Qsc si propone di stilare una lista delle eccellenze turistiche di qualità, i loro prodotti e servizi saranno evidenziati e promossi ai tour operator, alle agenzie di viaggi e ai viaggiatori cinesi. E’ un progetto no profit, l’adesione è gratuita e gli aderenti beneficiano di una serie di attività finalizzate alla loro promozione in Cina. I criteri di valutazione per l’assegnazione del riconoscimento si basano su un sistema che analizza il ventaglio e le caratteristiche dei servizi offerti, le funzionalità disponibili, la professionalità degli operatori, e altre prestazioni che facilitano il soggiorno e la visita dei viaggiatori cinesi. Sono circa 400 i soggetti che hanno ricevuto il riconoscimento Qsc in 42 Paesi e regioni del mondo.

Intesa per lo sviluppo del Distretto di Nanjing Pukou

Nella stessa occasione, la Fondazione Italia Cina ha firmato un altro importante Memorandum con Chic (Shanghai) Investment Management, il governo di Nanjing Pukou e Everbright Innovation Investment (Shenzen) che prevede una cooperazione strategica tra le quattro realtà coinvolte per realizzare un cluster di eccellenze made in Italy nel distretto di Nanjing Pukou, un’area destinata a guidare il processo di modernizzazione del Jiangsu meridionale e lo sviluppo della zona del fiume Yangtze.


I settori interessati sono fashion, food, arredamento, prodotti per la maternità e l’infanzia, medicale, formazione. La collaborazione riguarderà l’intera catena produttiva, dalla vendita alle esposizioni, dai servizi all’integrazione online-offline del modello di business.

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