Esportano anche la protesta: comizio davanti alla Bbc

La protesta si sposta all'ombra del Big Ben. Circa trecento persone si sono raggruppate davanti alla sede londinese della Bbc. Il ritornello è sempre lo stesso: in Italia non c'è libertà di informazione

Esportano anche la protesta: comizio davanti alla Bbc

Londra - E la protesta si sposta Oltremanica. D'altronde, si sa, la stampa anglosassone piace molto, specialmente quando spara sull'Italia. Dal premier ad Armani ogni bersaglio è buono. Circa 300 italiani hanno aderito oggi alla manifestazione per la libertà di stampa a Londra. La protesta, tuttora in corso, si sta tenendo di fronte alla sede della Bbc allo scopo di chiedere ai media internazionali di vigilare sulla situazione italiana. Promossa da un gruppo di connazionali di diversi schieramenti politici, l’azione londinese, incominciata alle 14.00 (15.00 in Italia) in concomitanza con le manifestazioni italiane ha raggruppato anche molti esponenti dei media e della politica inglese.

E scende in campo anche il ministro ombra Da italiani e britannici sempre lo stesso messaggio: in Italia vige un regime mediatico inaccettabile, sia per gli italiani che per il resto dell’Europa e del mondo.

Su un palco eretto di fronte alla sede centrale della Bbc si sono date il cambio svariate personalità, tra cui Edward Davey, ministro degli Esteri del governo ombra dei conservatori che ha definito la situazione dei media italiani "anomala" rispetto al resto dei Paesi sviluppati.

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