Jean Alesi, lei è amico di Nicolas Sarkozy. Come vi siete conosciuti?
«Anni fa ho acquistato delle quote dell’azienda Montegrappa, che produce penne di alta qualità. Dal momento che sapevo che lui era un amante delle penne gli ho mandato una lettera scrivendogli che mi sarebbe piaciuto regalargli una delle penne Montegrappa in quanto ero sicuro che l’avrebbe apprezzata. Lui mi ha invitato all’Eliseo e così ci siamo conosciuti».
È anche un sostenitore del suo partito?
«Io sono certamente un grande sostenitore di Nicolas Sarkozy e del suo partito».
Sarkozy ha lavorato bene durante il suo mandato o poteva fare di più?
«Sarkozy è stato molto presente in un periodo mondiale molto complicato con una grande crisi internazionale, con delle guerre, e quindi c’era un grande lavoro da fare per la stabilità dell’euro. Lui è riuscito a fare il massimo che si poteva fare».
Ora a sorpresa Sarkozy è in vantaggio su Holland.
«Sì ma io a questi numeri e queste proiezioni iniziali non credo mai. Io credo nel modo di esprimersi di Sarkozy e di presentare il suo programma: in questo lui è in grande vantaggio rispetto ai suoi avversari».
Pensa che la candidatura di Marine Le Pen possa rappresentare un problema per Sarkozy?
«Se io fossi il presidente Sarkozy farei attenzione e cercherei di capire perché i francesi hanno sostenuto Marine Le Pen».
Sarkozy molto diretto, e talvolta poco diplomatico, è così anche in privato?
«Direi che questo atteggiamento è a suo favore perché dimostra che non è una persona che si nasconde:
Riuscirà Sarkozy il 6 maggio a vincere le elezioni?
«Io spero di sì perché è giovane, in gamba ed ha dimostrato di saper fare le cose nei momenti più difficili di un mandato».
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