Quasi cento persone sequestrate in un villaggio nel nord della Nigeria

Un nuovo rapimento nell'area dove erano già sparite 200 studentesse. Si sospetta di Boko Haram, ma manca una rivendicazione

Alcuni manifestanti della campagna #BringBackOurGirls ad Abuja
Alcuni manifestanti della campagna #BringBackOurGirls ad Abuja

Questa volta sono 60 donne e 31 ragazzi, rapiti nello Stato nord-orientale di Borno la scorsa settimana. Un altro sequestro in Nigeria, dove un mese fa 200 liceali sono state rapite dagli estremisti della setta Boko Haram e sono ancora trattenute.

Non è ancora chiaro ci sia dietro questro sequestro, anche se i sospetti puntano su Boko Haram. I 91 sono stati prelevati dal villaggio di Kummabza, nel distretto di Damboa, in un raid in cui sarebbero rimaste uccise trenta persone.

Funzionari locali hanno confermato il sequestro alle agenzie, specificando che tra i sequestrati ci sono anche alcuni bambini, mentre il ministero della Difesa è rimasto per ora piuttosto vago.

Il rapimento è l'ultimo episodio di una crisi della sicurezza che le autorità nigeriane non sembrano in grado di risolvere. A poco è servito uno stato d'emergenza dichiarato negli Stati di Borno, Yobe e Adamawa, in vigore da maggio 2013.

Soltanto ieri otto persone sono morte in un attentato contro una scuola di specializzazione a Kano, la seconda città più grande del Paese. Gli attacchi contro gli istituti non sono una novità: Boko Haram prende spesso di mira le aule scolastiche e di recente ha colpito anche gruppi di persone riunite per

538em;">vedere le partite dei mondiali.

Il gruppo si oppone a tutto ciò che può essere considerato occidentale e mira alla creazione di uno Stato islamico nel nord della Nigeria.

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