Attacco a Bengasi: "Obama sapeva della rivendicazione"

Attacco a Bengasi: "Obama sapeva della rivendicazione"

New York - Poche ore dopo l'assalto dell'11 settembre al consolato degli Stati Uniti a Bengasi, la Casa Bianca, il Dipartimento di Stato e l'Fbi furono informati che una milizia islamica ne aveva rivendicato la responsabilità, secondo quanto rivela la Cnn citando e-mail ufficiali. La prima e-mail afferma che «circa 20 persone hanno sparato colpi d'arma da fuoco e sono state udite anche esplosioni». Due ore dopo, un altro messaggio riferiva che «Ansar al Sharia rivendica la responsabilità dell'attacco a Bengasi» e affermava che «l'ambasciata a Tripoli riferisce che il gruppo ha rivendicato la responsabilità su Facebook e Twitter e chiama all'appello per un attacco all'ambasciata a Tripoli».

Il giorno dopo l'attacco il presidente Obama ha parlato di «atto di terrore», ma diversi alti esponenti dell' amministrazione hanno continuato ad affermare per giorni che non si trattava di un'azione premeditata bensì di

una «degenerazione» di una manifestazione di protesta contro un film anti-islamico diffuso via internet. Attirandosi così nelle settimane successive aspre critiche da parte dei repubblicani, e in particolare di Mitt Romney.

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