Un altro attentato ha scosso l'Egitto. Due ordigni sono esplosi nel quartiere generale della polizia a Mansoura, città a nord del Cairo, e ha causato 14 morti e più di 100 feriti. L'b è stato uno dei più sanguinosi dalla deposizione del presidente islamista Mohamed Morsi, nel luglio scorso, e rischia di aprire una fase di tensione in vista del referendum costituzionale di metà gennaio. I Fratelli musulmani sono stati dichiarati "un'organizzazione terroristica" dal premier egiziano, Hazem Beblawi, poche ore dopo l'esplosione. Pur senza attribuire la responsabilità dell'attentato al gruppo islamista, il premier ha assicurato che "il terrorismo non riuscirà a far deragliare l'attuazione della road map" per la transizione messa a punto dal governo.
L'esplosione ha sventrato l'edificio di cinque piani che ospita un commissariato di polizia e ne ha fatto crollare un altro poco distante.
I Fratelli musulmani hanno condannato l'attentato "nei termini più duri possibili" e hanno accusato il premier Beblawi, definito "un fantoccio nelle mani della giunta militare", di voler "sfruttare il bagno di sangue di egiziani innocenti con dichiarazioni incendiarie volte a creare ulteriore violenza, caos e instabilità".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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