Briatore: "A causa del pessimismo anche chi vuole non investe"

Dura reprimenda del manager della Formula 1: "In Italia non sfruttiamo il nostro potenziale"

Lo scorso giugno si era chiusa la storia del Billionaire. All'inizio dell'estate Flavio Briatore aveva, infatti, deciso di lasciare Porto Cervo. Un addio che aveva fatto molto rumore dal momento che il manager della Formula 1 aveva deciso a lasciare non solo la Sardegna. "Ho deciso che non investirò più in Italia e che quest'anno sarà l'ultimo anno del Billionaire a Porto Cervo - aveva spiegato in una intervista a Chi - la burocrazia di questo Paese mi ha stufato. Noi diamo opportunità e posti di lavoro, ma ottenere dei permessi è sempre una lotta. Come se qualcuno ci facesse un piacere, ma non è così".

Adesso Briatore è tornato a far parlare di sé. Dal 18 settembre sarà in televisione con il talent show The Apprentice. "Pessimismo", troppo. Lo ripete più volte Briatore, lo addita e lo maledice, perché se l’Italia non riparte, se "non sfruttiamo le nostre potenzialità", se si "reprime" la voglia di fare sotto "il senso di catastrofe", è perché "si cala dall’alto un tetto di pessimismo" per cui "anche chi vuole investire non lo fa più". L’occasione per prendere di petto il tema è la presentazione del programma che andrà in onda sul canale di Sky Cielo: un gruppo di ragazzi vengono messi alla prova, vince il più meritevole. Un meccanismo, secondo l’imprenditore, falsato nella realtà italiana, dove si scontra "il senso di ottimismo dei ragazzi con quello di pessimismo del Paese". Parlando della crisi economica, il manager della Formula 1 ha spiegato come "nessuno insegna come si esce da questa situazione, ma ci insegnano, invece" solo "la repressione che spaventa. Continuano a violentarci con le tasse - ha proseguito - ed è giusto controllare lo scontrino all’esterno della macelleria, ma bisognerebbe anche controllare le spese dei politici che ci hanno portato in questo baratro. Siamo riusciti a perdere i turisti, a mandar via le barche, a spaventare i russi, i turchi, la Francia, la Croazia e questo è il risultato del nostro pessimismo. Invece, dovremmo defiscalizzare, introdurre la flessibilità sul lavoro per cui chi non vuol lavorare va a casa perchè ci sono molti italiani che lo vogliono". A proposito della pressione fiscale, l’imprenditore ha una teoria tutta sua: "Gli italiani devono assolutamente pagarle. Però nei Paesi anglosassoni le pagano tutti perché sono al 30%, con il 60-62% è molto più difficile".

Per quanto riguarda la politica, Briatore si è affrettato a smentire i rumors che giravano nei giorni scorsi spiegando che non ha alcuna idea di scendere in campo al fianco dell'ex premier Silvio Berlusconi. Nulla del genere che è stato discusso durante la vacanza che Briatore ha condiviso con il Cavaliere. "Se uno va in vacanza con qualcuno - ha detto l’imprenditore - non vuol dire che si candida con lui. Non si è parlato di questo.

È stata una vacanza di una settimana e Berlusconi non ne faceva
da dieci anni. È tornato in perfetta forma ed è molto sereno". "Se ho potuto contribuire a rendere sereno l’ex presidente del consiglio - ha concluso Briatore - è un mio piacere, ma non è accaduto altro".

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica