Caso marò, la Corte Suprema: caso affidato al tribunale speciale

Lo stato del Kerala non ha giurisdizione. La Corte affida il caso a un tribunale speciale che sarà costituito ad hoc a Nuova Delhi. La difesa: "Siamo soddisfatti"

I marò italiani Salvatore Girone e Massimiliano Latorre
I marò italiani Salvatore Girone e Massimiliano Latorre

Il giudizio sui due marò italiani, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, deve essere trasferito ad un tribunale speciale che sarà costituito a New Delhi. Dopo aver precisato che il Kerala non aveva giurisdizione sul caso, la Corte suprema indiana ha stabilito la creazione di un tribunale in collaborazione con il governo centrale. L’avvocato Harish Salve, che guida il collegio di difesa dei nostri militari, ha dichiarato all’Ansa di essere "molto soddisfatto per la sentenza".

"Lo stato indiano del Kerala non aveva giurisdizione per intervenire nell’incidente che ha coinvolto i due marò, perché lo stesso era avvenuto fuori dalle acque territoriali indiane". È stato questo uno degli argomenti principali che hanno convinto i giudici, Altaas Kabir e J. Chalemeswar, a disporre la costituzione di un tribunale speciale a New Delhi per riesaminare il caso. Il nuovo tribunale affronterà in una prima fase la questione della giurisdizione e quindi, se riconoscerà quella indiana, entrerà nel merito del processo. Era stata l’Italia a insistere affinché la giurisdizione passasse a un altro tribunale. Il reato per cui i nostri militari sono ingiustamente trattenuti in India, è di natura federale. Come spiega anche il Times of India, solo il governo centrale può avere competenza nel giudizio. Sarà dunque suo compito mettere in piedi un tribunale speciale in stretta collaborazione con il vertice del sistema giudiziario indiano. "L’incidente è avvenuto fuori dalle acque territoriali indiane", ha stabilito la Corte Suprema dell’India precisando, tuttavia, che i due marò "non godevano di immunità sovrana" nella loro funzione di sicurezza sulla Enrica Lexie, che avrebbe comportato automaticamente l’applicazione della giurisdizione italiana.

Un portavoce dell’alto rappresentante della politica estera Catherine Ashtonha assicurato che l'Unione europea "resta impegnata al fianco dell’Italia" e ha auspicato che "il complesso caso legale possa concludersi in fretta".

Formalizzando il loro trasferimento a New Delhi, la Corte suprema ha stabilito che Latorre e Girone dovranno presentarsi alla polizia indiana una volta a settimana. I due militari italiani, i cui passaporti saranno trasferiti da Kollam alla capitale indiana, risiederanno nel quartiere di Chanakyapuri e avranno libertà di movimento in tutta l’India.

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