Cronista uccisa Il corpo mutilato era in un cantiere

Rimane per il momento un giallo la morte di Caroline
Corvalan, giornalista 33enne che ha lavorato per anni alla televisione France 3, uccisa in circostanze misteriose. La donna è stata trovata senza vita lo scorso 24 settembre in un cantiere di Parigi. Un caso di cronaca che in questi giorni sta scuotendo la Francia: il cadavere della donna, scomparsa dal 20 agosto, era stato mutilato degli arti e della testa, avvolto in un telo di plastica e nascosto in un condotto di servizio sotto un marciapiede della città, dove, irriconoscibile, è stato trovato da alcuni operai. Solo tre giorni fa gli inquirenti sono riusciti finalmente a stabilirne l'identità.
Ma quello che ancora manca è un movente. Ed è su questo, adesso, che si stanno concentrando le indagini degli investigatori, mentre su siti e quotidiani d'Oltralpe si rincorrono indizi e si formulano ipotesi.
Secondo il portale Rtl la giovane giornalista era stata oggetto, proprio tra marzo e agosto, di minacce di morte. Mentre, secondo una testimonianza di un poliziotto raccolta da Le Parisien il 18 settembre - quindi pochi giorni prima del ritrovamento del corpo - alcuni estranei si erano introdotti nella casa della vittima, dove abitava da sola, e avevano portato via un telefono cellulare, un tablet, una giacca e una borsa.

Nel frattempo è misteriosamente «riapparsa» la macchina fotografica della vittima, descritta da tutti quelli che la conoscevano come una ragazza simpatica e disponibile ma che, da un po' di tempo, soffriva anche di depressione. Non a caso, al momento della sua scomparsa, a fine agosto la 33enne era già assente dal lavoro da qualche mese: aveva chiesto un periodo di malattia.

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