Dopo aver annunciato nuove regole per l'attività di spionaggio condotta su telefoni e computer, assicurando limitazioni a tutela della privacy degli americani (e al contempo mettendo bene in chiaro che gli Usa avrebbero continuato a spiare i governi stranieri, ove necessario), Obama fa un cambio al vertice della National secutity agency (Nsa), l'agenzia finita al centro dello scandalo Datagate. A guidarla sarà ancora una volta un militare, il vice ammiraglio Michael Rogers, 53 anni, esperto di sicurezza dell'intelligence della Marina statunitense, specialista in codici criptati. Come scrive il Washington Post prende il posto del generale dell'aeronautica Keith Alexander, in sella dal 2005, che andrà in pensione a marzo. Formalmente, dunque, non si tratta di una decisione punitiva ma solo di un normale cambio della guardia.
Intanto Edward Snowden, la talpa del Datagate, si dice certo che il governo americano voglia ucciderlo. A un canale tedesco ha concesso la sua prima intervista tv da quando ha lasciato Hong Kong, filmata in una località top secret di Mosca. Ripercorre la sua infanzia e alza il tiro contro gli 007 a stelle e strisce: le intercettazioni della Nsa hanno riguardato anche lo spionaggio industriale, concedendo evidenti vantaggi agli Stati Uniti. Altro che "solo motivi di sicurezza". Ci sarebbero anche altri motivi dietro alle macroscopiche spiate effettuate dai servizi americani in tutto il mondo. Motivi essenzialmente economici. Snowden assicura poi di non essere più in possesso di documenti riservati (sarà davvero così?) e parla del suo cammino personale, quello che ha seguito fino ad arrivare alla decisione di far filtrare le informazioni riservate di cui era entrato in possesso.
L'ex talpa dice che non vuole più giocare alcun ruolo nelle eventuali future rivelazioni. Ribadisce, quindi, di voler abbandonara la scena, ma prima di farlo, come abbiamo visto, ha lanciato nuove pesanti accuse, quelle di spionaggio industriale.
"Se ci sono informazioni ad esempio su Siemens, che è un interesse nazionale ma che non ha nulla a che fare con la sicurezza nazionale, la Nsa usa queste informazioni".
"Ci sono funzionari del governo che hanno detto che vorrebbero spararmi una pallottola in testa o avvelenarmi all’uscita del supermercato per poi vedermi morire sotto la doccia", dice Snowden riferendosi alle indiscrezioni riportate dal sito BuzzFeed nei giorni scorsi in un articolo dal titolo "Gli spioni americani vogliono la morte di Edward Snowden". BuzzFeed riportava le affermazioni di un responsabile del Pentagono, che avrebbe dichiarato: "Mi piacerebbe mettergli una pallottola in testa. In un mondo senza restrizioni per uccidere un americano, andrei io e lo ucciderei io stesso". Nei giorni scorsi il legale di Snowden, Jesselyn Radack, aveva fatto sapere che il proprio assistito è protetto da guardie del corpo. E' quasi sicuro che, stando così le cose, Snowden non tornerà negli Stati Uniti senza la garanzia dell’amnistia.
Dalle ultime rivelazioni di Snowden emerge anche che la Nsa (insieme al Gchq britannico) avrebbero spiato moltissime persone utilizzando alcune applicazioni popolari, come il gioco Angry Birds.
La notizia è rilanciata dal Guardian, dal New York Times e da Pro Publica, che spiegano come l’Nsa e i servizi segreti di Sua Maestà abbiano ottenuto informazioni personali attraverso i software più utilizzati dagli utenti. Allo stesso scopo sarebbero state utilizzate anche le applicazioni di Facebook, Twitter e LinkedIn.
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