Alle otto, ora del Cairo, in Egitto si sono riaperti i seggi del referendum costituzionale. Per la seconda volta nel giro di quindici giorni, i cittadini sono stati chiamati alle urne. Il risultato che ne emergerà, deciderà la sorte del testo appena approvato dall'Assemblea Costituente.
Da una parte i Fratelli Musulmani di Mohamed Morsi. Forti del risultato del primo turno elettorale, che lo scorso sabato ha portato il 56% degli egiziani a votare per il sì, si aspettano oggi una riconferma. A sostenere questa ipotesi il fatto che le due città principali, il Cairo e Alessandria, hanno già espresso la loro preferenza. Tra le 17 province che votano oggi - per un totale di 52 milioni di persone - è più facile che prevalgano i voti pro-islamici.
Con l'unica eccezione della Capitale, dove i no erano stati di più, lo stesso risultato si era ottenuto sabato.
Il margine del consenso era però stato decisamente inferiore alle attese.L'affluenza al di sopra delle aspettative ha obbligato nel pomeriggio ha decidere di posticipare di quattro ore l'orario di chiusura delle urne, previste inizialmente per le diciotto italiane.
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