07.17 - Con il 78% dei collegi scrutinati a livello nazionale e 49 Stati assegnati, Obama, già sicuro della vittoria, ha ottenuto 303 grandi elettori in 26 Stati vinti ed è in
vantaggio in Florida (Stato che garantisce 29 grandi elettori). Romney è fermo a 203 grandi elettori nei 23 Stati in cui si è imposto. Probabilmente a questi si aggiungeranno i 3 grandi elettori dell'Alaska, dove i seggi si sono da poco chiusi. Su scala nazionale, per ora Obama ha ottenuto 51.170.738 voti, contro i 50.933.811 di Romney. Altri 1.539.828 voti sono andati agli altri candidati.
07.06 - Mitt Romney si è rivolto alla folla riunita a Boston, nel suo quartier generale, ed ha riconosciuto ufficialmente la sconfitta. Poi ha ringraziato la moglie Ann, che - ha detto - "sarebbe stata una first lady fantastica". Un grazie anche a Paul Ryan, suo candidato vice, all’intero staff che lo ha accompagnato fino all’Election Day e a tutti i suoi sostenitori.
06.51 - Romney telefona a Obama e "concede" la vittoria, che in gergo vuol dire prendere atto della propria sconfitta.
06.40 - Obama supera Romney anche nel voto popolare. Secondo l’ultima proiezione della Cnn, che continua ad aggiornare il conteggio, il presidente ha 49 milioni e 823mila voti mentre il repubblicano ne ha 49 milioni e 729mila.
06.30 - Secondo la Cnn Obama si aggiudicherebbe il secondo mandato anche senza la Virginia e la Florida.
05.55 - Karl Rove, lo stratega repubblicano della vittoria elettorale di George W. Bush nel 2000, ha contestato la decisione della Fox di aggiudicare l’Ohio a Obama. Rove dice che l’Ohio è ancora incerto.
05.47 - Due stati ancora in bilico - Virginia e Florida - con un testa a testa serrato (49% a 49%). Per questo Romney non è ancora pronto a concedere la vittoria. Lo riferisce la Cnn, citando un collaboratore del candidato repubblicano.
05.26 - L’Empire State Building di New York si è illuminato di blu per celebrare la vittoria di Obama alla Casa Bianca. Il blu è il colore dei democratici americani. Le luci dell’antenna su cui si arrampicò King Kong nell’omonimo film del 1933 si sono accese grazie ad un accordo tra la Cnn e il grattacielo più simbolico di New York.
05.23 - Obama si aggiudica 275 grandi elettori a fronte dei 203 di Romney (si tratta di calcoli preliminari).
05.15 - L'Msnbc comunica che Obama ha vinto le elezioni. Stesso dato confermato da Cnn, Nbc e Fox. Dopo pochi minuti Obama festeggia su Twitter e scrive: "Four more years" (altri quattro anni). Silenzio di tomba nel quartier generale di Romney a Boston.
05.12 - Solo 21 grandi elettori separano Barack Obama dalla riconferma alla Casa Bianca. Secondo la Cnn il presidente si è già aggiudicato 249 grandi elettori sui 270 necessari per essere rieletto mentre Mitt Romney è fermo a quota 191.
04.26 - Secondo molti analisti per Obama il numero d’oro è 191: se raggiungerà questa soglia di grandi elettori grazie agli stati in bilico avrà in tasca la rielezione. Per vincere, infatti, servono 270 voti elettorali, ma Obama ha una dota sicura, secondo i sondaggi, di altri 79 voti in 4 stati dell’Ovest: Washington (12 voti elettorali), Oregon (7), New Mexico (5) e soprattutto la California con i suoi 55 voti elettorali.
04.11 - Obama è in vantaggio in Iowa, dove però la vittoria non è stata ancora annunciata. Secondo gli exit poll della Cnn, il presidente sarebbe al 52%, Romney al 48%. Lo Stato del Midwest assegna sei voti elettorali. L’Iowa, nel 2008, è stato vinto da Obama. Lo Stato è uno dei "swing States", gli Stati incerti considerati cruciali per la vittoria.
04.04 - Romney vince in in Montana e Utah. Lo riportano Fox e Cnn.
03.35 - Un exit poll della Cbs attribuisce a Obama il New Hampshire dove sono in palio 4 grandi elettori.
03.27 - Come previsto la House of Representative resta saldamente in mano alla maggioranza repubblicana. La Camera uscente, eletta il 2 novembre 2010, vedeva 242 deputati repubblicani e 193 democratici.
03.10 - La Cnn attribuisce a Obama il Michigan dove sono in palio 16 grandi elettori. Appresa la notizia boato nel quartier generale del presidente a Chicago.
03.02 - Si riduce a un punto il vantaggio di Obama in Florida: il presidente è al 50% contro il 49% di Romney con il 69% dei voti scrutinati. Il distacco è sceso a meno di 30.000 voti.
03.00 - Si sono chiusi i seggi in altri 13 stati tra cui Colorado, Texas, New York e Wisconsin.
02-36 - Quando sono state scrutinate il 56% delle schede in Florida il presidente è avanti col 51% contro il 48% di Romney.
02.26 - Obama e Romney in equilibrio in New Hampshire, uno degli "swing State". Secondo gli exit poll della Cnn, il presidente è al 50%, il suo sfidante è al 48
per cento.
02.15 - Secondo le previsioni della Cnn Obama vince in Pennsylvania, Connecticut, Maryland, Massachusetts, Delaware, Rhode Island, Maine, Illinois e District of Columbia, New Hampshire e New Jersey.
02.12 - Mississippi e Missouri a Romney: secondo gli exit polls della Cnn, il candidato repubblicano conquisterebbe il Mississsipi con il 60% e il Missouri con il 53% dei voti (in tutto 16 grandi elettori).
02.10 - Corsa molto serrata anche in Pennsylvania, i cui 20 elettori secondo la Cnn andrebbero a Obama, con una percentuale del 52%, mentre Romney si fermerebbe al 47%.
02.05 - Secondo la Cnn Romney vince in Oklahoma, conquistando i suoi 7 voti elettorali, che si vanno aggiungere ai 33 già ottenuti in Indiana (11 grandi elettori), Kentucky (8 grandi elettori), West Virginia (5) e South Carolina (9). In Pennsylvanya Obama sarebbe avanti di 5 punti.
01.51 - Con il 41% dei voti scrutinati Obama è in vantaggio con il 52% dei voti, secondo quanto riferisce Cnn, Romney segue con il 49%.
01.36 - La Nbc assegna a Obama il South Carolina dove sono in palio 9 grandi elettori.
01.36 - Secondo un exit poll della Cnn in Ohio il 51% degli elettori ha votato Obama mentre il 48% ha scelto Romney.
01.28 - Romney ha vinto in Indiana, roccaforte repubblicana (11 grandi elettori). È stata scrutinata solo una manciata di voti, ma per le emittenti americane è già possibile assegnare la vittoria.
01.05 - Secondo gli exit poll della Cnn Obama e Romney hanno entrambi il 49% dei voti in Virginia, uno degli "swing States" considerati cruciali per l’esito elettorale (assegna 13 grandi elettori).
00.50 - Otto americani su dieci hanno deciso per chi votare prima di ottobre, ovvero prima del 3 ottobre, quando si è tenuto il primo dei tre dibattiti fra il presidente e Mitt Romney. È quanto emerge dagli exit poll preliminari.
00.33 - L’Ohio è spaccato, con un 48% che promuove l’amministrazione Obama e un 50% che la boccia. Secondo la Cnn, alla domanda sulla perfomance della Casa Bianca il 24% si è detto entusiasta e un altro 24% soddisfatto, mentre il 27% si dice molto contrariato e il 23% arrabbiato.
00.25 - Obama è in vantaggio in New Hampshire, considerato uno degli Stati decisivi, con il 65,1% contro il 32,6% di Romney con lo 0,7% delle schede scrutinate. Lo scrive il Washington Post.
00.19 - L’Ohio potrebbe trasformarsi in una nuova Florida dove nel 2000 i voti vennero riconteggiati più volte. Alcuni elettori americani hanno denunciato la presenza di macchine rotte in alcuni seggi e nei seggi a rischio sono accorse le autorità di vigilanza che stanno facendo le opportune verifiche. Se venissero appurate
irregolarità, bisognerà aspettare fino al 17 novembre per sapere se a vincere l’Ohio è stato Obama o Romney.
23.58 - Dai primi dati che filtrano da alcuni seggi sembra che sia molto alta l'affluenza alle elezioni in alcune zone di New York e New Jersey colpite dalla super tempesta originata dall'uragano Sandy e nei cosiddetti swing states, fondamentali per l'esito del voto. "Ho SEntito che l'affluenza è al 62%. E' un dato molto alto". Lo scrive l'ambasciata statunitense in Italia su Twitter, riportando un'affermazione dell'ambasciatore David Thorne.
23.50 - In attesa di conoscere i primi risultati escono gli exit poll preliminari di Drudgereport: secondo il sito di Matt Drudge North Carolina e Florida dovrebbero andare a Romney, mentre New Hampshire, Pennsylvania, Michigan e Nevada andrebbero a Obama. Anche per Drudge è troppo presto per sbilanciarsi su Ohio, Virginia, Colorado e Iowa.
23.45 - Alcuni seggi sulla Costa orientale chiudono alle 18 (mezzanotte in Italia), ma la prima chiusura significativa si avra un’ora più tardi, in Virginia (uno degli Stati in bilico), il cui verdetto darà una prima indicazione sull’esito della corsa. Alle 19.30 locali (l’1.30 della notte italiana) chiuderanno i seggi in North Carolina e anche in quello che potrebbe essere lo Stato decisivo, l’Ohio. Qui sono puntati gli occhi di tutti, perché nessun repubblicano è mai arrivato alla Casa Bianca senza conquistare il "Buckeye State" e perderlo metterebbe Romney in seria difficoltà. Un altro momento clou sarà alle due di notte in Italia: alle 20 ora locale chiudono infatti i seggi in Florida: una vittoria di Obama in Florida potrebbe essere decisiva. Ma i sondaggi danno in vantaggio il repubblicano.
23.00 - Fuoco incrociato tra repubblicani nelle ultime ore dell’Election Day: il governatore del New Jersey Chris Christie ha attaccato "gente che non capisce niente nell’entourage di Mitt Romney" dopo esser stato criticato per non aver partecipato a un raduno della campagna del Gop dopo l’uragano Sandy. Christie era stato bersaglio di attacchi repubblicani dopo aver elogiato la reazione dell’amministrazione Obama alla tempesta che una settimana fa ha devastato la costa del New Jersey.
E dopo esser stato criticato per aver snobbato un appuntamento elettorale per Romney, ha descritto i suoi detrattori come "sostenitori scontenti che non capiscono nulla" e non rispettano i doveri che un governatore ha nei confronti del suo Stato.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.