Un edificio dell'università del Cairo è stato dato alle fiamme questa mattina, mentre la capitale dell'Egitto continua a essere teatro delle proteste di chi sostiene la Fratellanza Musulmana, dichiarata dal governo "organizzazione terroristica" soltanto tre giorni fa.
La decisione delle autorità è soltanto l'ultima di una serie di restrizioni imposte al movimento politico, che in Egitto ha espresso il governo di Mohammed Morsi, cacciato da un colpo di Stato, ma ha trascorso gran parte della sua esistenza in uno stato di illegalità, dalla sua creazione nel 1928.
I Fratelli Musulmani sono stati messi al bando a settembre, con una sentenza che ne ha chiuso le sedi e confiscato i beni, che a sua volta si inseriva in un quadro di repressione delle attività dell'associazione, che ha portato a decine di arresti tra i ranghi più alti del gruppo.
Gli studenti che sostengono la Fratellanza hanno fatto irruzione oggi in uno degli edifici dell'università di al Azhar, interrompendo una sessione di esami. Hanno dato alle fiamme il palazzo dove si trova la facoltà di Economia. Prima che i pompieri riuscissero a domarlo, due piani sono rimasti coinvolti nel rogo.
Gli scontri
scoppiati nel campus universitario, nel secondo giorno della Settimana dell'ira proclamata dai Fratelli Musulmani, avrebbero già provocato un morto tra gli studenti. Circa sessanta persone sono state arrestate.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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