Marò, Napolitano: "Ogni sforzo per portarli a casa"

Dopo il ministro della difesa anche il Capo di Stato si rivolge ai due fanti di marina trattenuti in India. E assicura loro l'impegno dell'Italia per una soluzione

Marò, Napolitano: "Ogni sforzo per portarli a casa"

Nel giorno in cui si celebrano l'Unità nazionale e le Forze armate, il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, si ricorda dei due marò italiani ancora detenuti in India, con l'accusa di avere ucciso due marinai scambiati per pirati.

Per Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, fanti di marina imbarcati sull'Enrica Lexie, il Capo della Stato ha soltanto una frase: "Continueremo a compiere ogni tenace sforzo per riportarli a casa".

Sullo stesso tema si è espresso oggi anche il premier, Mario Monti, durante la sua visita al contingente italiano di stanza ad Herat. Il primo ministro ha sottolineato che il "governo italiano e la diplomazia internazionale non hanno mai smesso di esercitare sforzi congiunti al fine di individuare e perseguire una soluzione che ne consenta il loro rientro in Patria nel più breve tempo possibile".

Proprio ieri era tornato a parlare della vicenda anche il ministro della Difesa, Giampaolo di Paola, che aveva raggiunto in video Latorre e Girone. In una battuta il riassunto del perché ci si stia mettendo così tanto a far tornare in patria i due: "Anche in altri paesi la giustizia ha tempi ben più lunghi".

Il ministro aveva salutato i marò

"ingiustamente trattenuti a Kochi", assicurandogli la vicinanza del Paese e del governo "fino alla giusta soluzione del caso". Ovvero fino al "riconoscimento da parte della Corte suprema indiana ad essere giudicati in Italia".

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