È una vittoria, "ma non ci sono vincitori". Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha commentato così la chiusura del periodo di shutdown, resa possibile "grazie ai democratici e ai repubblicani responsabili". Il default è stato evitato, ma questo non significa che qualcuno ne sia uscito rafforzato.
Anzi, l'economia ha subito "danni assolutamente non necessari. E la crescita è rallentata". Effetti che non minano "la buona fede e la reputazione degli Stati Uniti", che sono comunque "fuori discussione".
Ma ripercussioni si sono sentite anche su un altro livello. "Gli americani - ha detto Obama - sono stufi di Washington". Per questo la politica deve "mettersi al lavoro per riguadagnare la loro fiducia".
Le prossime settimane saranno fondamentali. Washington deve arrivare a una legge di bilancio e il presidente chiede una norma "responsabile" e "un approccio equilibrato" in Congresso. Ci sono poi i nodi della riforma dell'immigrazione e della riforma agricola.
Obama ha chiesto a chi si è opposto all'accordo sul debito di "lavorare insieme" invece che trattare il governo "come fosse un nemico". Non vi piace una particolare politica? - ha aggiunto - Allora vincete le elezioni".
Enrico Letta a Washington
In serata, Barack Obama ha visto il premier Enrico Letta. In un incontro a Washington, ha sottolineato che l'Italia sta andando nella giusta direzione con le riforme. Alla Pbs il presidente del Consiglio non aveva negato i problemi in casa, sottolineando però come positiva l'ultima legge di stabilità appena approvata.
Obama si è detto "molto impressionato dall'integrità e leadership di Letta". Il premier ha ricordato gli effetti internazionali dell'accordo americano, che ha definito "anche il nostro successo". Ricordando che "la prossima legislatura europea deve essere basata sulla crescita", il presidente del Consiglio ha promesso: "Lavoreremo sodo".
Obama ha poi sottolineato l'importanza strategica delle basi americane in Italia, dove sono impiegati oltre 30mila unità delle Forze armate, ringraziando Roma per il sostegno in Libia e in Siria.
In conferenza stampa, Letta si è detto "soddisfatto per la disponibilità americana a partecipare all’Expo 2015".
Incassando l'apprezzamento di Obama per la strada riformista, ha detto che i due Paesi sono "pronti a lavorare insieme" e sottolineato "l'ottima accoglienza" ricevuta.Il premier ha concluso ricordando l'importanza dell'appoggio statunitense, ora che è al via il semestre di legislatura in Unione Europea.
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