Abdelhamid Abu Zeid, capo militare di Al Qaida nel Maghreb islamico, ucciso nei giorni scorsi nel nord del Mali, si è portato nella tomba «un segreto che era il solo a conoscere: la sorte di milioni di euro, frutto dei riscatti ottenuti per la liberazione di ostaggi»: solo lui infatti, sapeva dove erano nascosti. Lo scrive il sito mauritano Sahara Media citando «fonti bene informate nel nord del Mali» che confermano la morte del combattente jihadista, mentre Parigi sta cercando ancora riscontri. Abu Zeid, si legge sul sito, gestiva «l'immenso bottino» dei riscatti. E non sapendo come custodire il denaro, avrebbe nascosto milioni di euro nel deserto, aiutandosi con rilevamenti Gps che conosceva solo lui. «Partiva spesso da solo, nelle zone sperdute del deserto dove aveva nascosto il suo tesoro», raccontano «persone che lo hanno conosciuto da vicino» e secondo i quali, inoltre, Abu Zeid usava il denaro per acquistare armi e veicoli per la sua brigata.
Continuano intanto i duri combattimenti nel nord del Mali, con i francesi (che hanno avuto il terzo caduto) che insieme a maliani e ciadiani attaccano le roccheforti jihadiste sugli altipiani desertici: gli integralisti islamici hanno perso decine di uomini, tra cui Moktar Belmoktar, «cervello» del sanguinoso attacco al sito gasiero algerino di In Amenas, costato la vita a decine di ostaggi occidentali.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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