Una scossa sismica di magnitudo 7.3 gradi della scala Richter ha colpito la regione di Fukushima, a dieci chilometri di profondità e 320 chilometri al largo della città di Ishinomaki, nella prefettura di Miyagi, dove si trova l’impianto nucleare danneggiato dal terremoto dell’11 marzo 2011. Rimasti scottati dalla devastazioni di due anni e mezzo fa, le autorità giapponesi hanno ordinato l’evacuazione - a titolo precauzionale - del personale della centrale atomica. Ma l'onda "anomala" che si è prodotta è stata di appena 30 centimetri. Nel 2011 fu di 13 metri, innescata da un terremoto in pieno mare.
La centrale si trova ancora in situazione precaria con centinaia di serbatoi pieni di acqua altamente radioattiva, residuo delle attività di raffreddamento dei reattori. Poco dopo l’allarme tsunami, diramato con allerta gialla (il livello più basso) è stato revocato.
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