Usa, l'uragano Sandy blocca i sondaggi per la corsa alla Casa Bianca

In America tutti si chiedono quali effetti avrà l'uragano Sandy sul voto di martedì prossimo. Intanto la Gallup, seguita da altri istituti demoscopici, ha deciso di sospendere i sondaggi. Non perché manchi l'elettricità e siano in tilt i computer o i telefoni: la ragione è che a causa dell’alluvione è molto più difficile rintracciare elettori del campione, soprattutto negli Stati in bilico come Pennsylvania, New Hampshire o Virginia, fortemente colpiti dalla tempesta. Anche la Mason_Dixon Polling and Research va sulla scia di Gallup: "Non è possibile essere attendibili".

Intanto il governatore repubblicano del New Jersey, Chris Christie, ha lodato pubblicamente il modo in cui Obama ha risposto all’emergenza dell’uragano. Una risposta "straordinaria" con l’operato della Fema, la protezione civile federale, finita sotto accusa nel 2005 (era George W. Bush) per la cattiva gestione del dopo Katrina. "Ho lavorato molto bene con il presidente - ha detto il governatore - lui e la sua amministrazione si stanno coordinando con noi in un modo straordinario". E con un messaggio su Twitter Christie ha detto di voler "ringraziare personalmente il presidente per tutta l’assistenza fornita. Il presidente ha controllato tutto e dobbiamo essergli grati, mi ha telefonato solo ieri tre volte e mi ha dato il suo numero diretto alla Casa Bianca e mi ha detto di chiamarlo per qualsiasi cosa". Al di là dell'apprezzamento per l'aiuto ricevuto colpisce l'enfasi data da Christie, in passato indicato come un possibile candidato repubblicano alla Casa Bianca. Possibile che non abbia messo in conto che un elogio così forte ed esplicito può aiutare Obama?

Un primo effetto concreto sulle elezioni l'uragano l'ha prodotto: in alcuni

Stati l’early vote (il voto in anticipo) è saltato: in Maryland oggi sono chiusi i seggi e in Virginia sono chiusi in diverse contee. Obama, che aveva puntato molto sul voto anticipato, potrebbe subirne un danno.