A Ethnobrera espongono Conni Pistillo Picca e Patrizia Nava Sacchi

Creatività tutta al femminile per la mostra nella sala di via Fiori Chiari 8, dal 17 al 30 aprile

Dal 17 al 30 aprile prossimi a Ethnobrera, via Fiori Chiari 8 a Milano, avrà luogo la mostra di Conni Pistillo Picca e Patrizia Nava Sacchi, dal titolo "Un sottile filo rosso a oriente...quando l'oriente incontra l'occidente" (orari di apertura: dalle 10.30 alle 19.00, da martedì a domenica).
L'Uomo, fin dai suoi primordi, ha dovuto, alacremente e talvolta drammaticamente, impegnarsi per affrontare i problemi che rendevano ardua la sua sopravvivenza e nella sua evoluzione si verifica (all'epoca del Paleolitico superiore), un evento eccezionale, ossia la nascita dell'arte che, almeno nella sua fase sorgiva, si lega a credenze magico-religiose: donna quale fonte di vita, oppure raffigurazioni di animali ghermiti da frecce e giavellotti. Poi l'arte si affranca da questi vincoli propiziatori per assumere una caratteristica di maggiore libertà, assumendo una finalità di piacere della rappresentazione. Ed il senso di questa mostra in qualche misura si collega al primigenio vivere l'arte come libera creatività, vissuta avvalendosi di tecniche relativamente semplici, messe in atto grazie ad una tenace pratica ed all'immaginazione. L'arte diviene qui occasione per misurarsi con sé medesimi per il precipuo scopo di addivenire ad una condizione di gioioso riconoscimento delle proprie capacità. Una visione antropocentrica che pone l'artista quale "fabbricatore" della propria beatitudine, scevra da dogmi e interessi di varia natura. Dalle parole di Conni Pistillo Picca: "Non importa quanto un'opera sia complicata, difficile da interpretare, è l'emozione che conta, se la provi l'anima incontra l'artista. Questa è modernità. Questo è il nuovo Umanesimo" si evince l'ambizione con la quale l'artista di Milano segue il suo percorso caratterizzato da collage, panelli ed oggetti usando varie tecniche: foglie oro, argento, rame, colore, lacche, che riesce a mescolare generando con l'applicazione di metalli vari opere originali. Il carattere occidentale impregna di sé le sue opere, opere che sgorgano dal desiderio di provocare stimoli tesi a migliorare il rapporto con l'ambiente ed ad un recupero della dimensione trascendentale.
Patrizia Nava Sacchi, che vive a Cernusco Lombardone, è assai sensibile alla conoscenza dell'arte nella molteplicità dei suoi aspetti, e realizza, in virtù di svariate tecniche, (print-room, pittura e ceramiche lacche etc.), oggetti di squisita fattura che traggono ispirazione dall'Oriente.

Non solo nei temi, bensì pure nella concezione del lavoro creativo in sintonia con la meditazione attiva della pratica Zen.
Una creatività tutta al femminile mediante che il suo duplice aspetto ispirativo (Oriente e Occidente) fa comprendere il titolo della mostra.

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