In base a un'attenta stima sui costi dei cartellini dei giocatori la Nazionale più "costosa" fra le 16 che partecipano agli Europei 2012 è la Spagna, con 653 milioni di euro di valore. L'Italia si ferma a quota 306. Il calciatore più costoso è il portoghese Cristiano Ronaldo, valutato circa 90 milioni. Dietro di lui lo spagnolo Andres Iniesta, 67 milioni e l'inglese Wayne Rooney 65. I primi italiani (non presenti nei top 20) sono Balotelli e De Rossi, valutati entrambi 32 milioni. Ma i valori in campo non sono legati solo ai soldi. Altrimenti non si spiegherebbe la vittoria di outisder come la Danimarca negli Europei del 1992 e della Grecia nel 2004.
Diamo un'occhiata alle nazionali che saranno impegnate questo mese agli Europei in Polonia e Ucraina.
La Spagna e l'Italia
Nel gruppo C, quello degli azzurri, la favorita è la Spagna. L'undici campione in carica tenterà di centrare tre successi consecutivi su tre: Europei, Mondiali e di nuovo Europei. L'impresa è difficile, se non impossibile. La squadra di Del Bosque, che si basa sullo zoccolo duro del Barcellona, è forte anche se, dopo un po' di anni - e tanti successi - potrebbe essere a corto di motivazioni.
La Croazia può vantare piedi buoni, soprattutto con Modric, Rakitic e il bomber del Bayern Monaco Olic, che giocherà in coppia con Eduardo o Mandzukic. Il ct Bilic, che ha già firmato per la Lokomotiv Mosca, vorrebbe lasciare un buon ricordo a Zagabria.
L'altra avversaria dell'Italia è l'Irlanda di Giovanni Trapattoni. Sicuramente è la più debole del girone, basti pensare che il suo punto di forza è il bomber ex Liverpool Robbie Keane, che nel 2000 giocò nell'Inter senza lasciare traccia (sei presenze e zero gol).
Sulla carta l'Italia non dovrebbe avere problemi a superare il turno. Sulla carta. In realtà il girone è insidioso e Prandelli lo sa bene. Gli azzurri arrivano da un momento decisamente no per lo scandalo delle scommesse nel mondo del calcio. Ma anche nel 2006 c'era un grande scandalo (Calciopoli) e gli azzurri quella volta vinsero la Coppa del mondo. Il fosforo di Pirlo a centrocampo e la fantasia di Cassano (o Giovinco), unita alla potenza di Balotelli o al fiuto sempreverde Di Natale... quello azzurro sembra un undici all'altezza (basta non pensare ai tre gol presi dalla Russia). Il troppo corta. E qualcosa da registrare in difesa.
La favorita Germania
I tedeschi sono sempre i tedeschi. E non è una battuta. L'undici di Low parte tra le favorite, anche se il gruppo B vede la presenza di altre due squadre "toste", Olanda e Portogallo. Quattro anni fa la Germania è arrivata in finale agli Europei, due anni fa terza ai Mondiali in Sudafrica. Il suo punto di forza secondo alcuni è la contaminazione tra etnie calcistiche diverse, unita alla tradizionale prestanza fisica.
L'Olanda ha tre-quattro punti di forza superbi: Van Persie, Huntelaar e Van Bommel. Poi c'è anche il giovane bomber De Jong e, ovviamente, Sneijder. Se fosse la volta buona per gli arancioni?
La Danimarca di Morten Olsen sicuramente è la più debole del girone. Ma attenzione: ha mandato agli spareggi il Portogallo. Questi ultimi sono, ancora una volta, Cristiano Ronaldo dipendenti. Sarà la volta buona per l'asso del Real Madrid? L'occasione d'oro sprecata in casa nel 2004 brucia ancora tra i lusitani...
Inghilterra e Francia sono le più forti del girone D, che appare, tra i quattro, uno dei più equilibrati. Gli inglesi di Roy Hodgson hanno perso qualche pedina importante. I punti di forza restano i soliti Gerrard, Rooney, Lampard. L'addio di Capello dovrebbe riportare un calcio più tradizionale per l'undici di Sua Maestà. Da vedere. La Francia di Laurent Blanc ha deluso nelle qualificazioni. Il punto di forza è Benzema, ma occhio al solito Ribery. Il girone si completa con due squadre solide che si basano sulla forza di due autentici campioni: i padroni di casa dell'Ucraina (con Shevchenko) e la Svezia di Zlatan Ibrahimovic.
L'ultimo girone che osserviamo è quello ritenuto più facile, il gruppo A: Polonia, Russia, Grecia e Repubblica Ceca. La Polonia di Smuda spera di andare almeno ai quarti di finale. Se guardiamo ai valori in campo teoricamente la favorita è la Russia dell'esperto ct giramondo Dick Advocaat. La Grecia è ben lontana dal miracolo del 2004 (vittoria agli Europei): la sua punta di diamante è un difensore di neanche venti anni, Kyriakos Papadopolous, che gioca in Germania nello Shalke 04. Troppo poco per andare lontano.
E la Repubblica Ceca? Il team di Michael Bilik è un lontano parente di quello che arrivò in finale nel 1996 (persa con la Germania) e in semifinale nel 2004 (persa con la Grecia). Ma le sorprese sono sempre in agguato...- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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