L'Olanda studia il modello Italia: "Accordi con altri Paesi contro l'immigrazione irregolare"

Stop alle richieste d'asilo ed espulsione di chiunque sia privo di permesso di soggiorno: anche i Paesi Bassi attuano la stretta sull'immigrazione irregolare

L'Olanda studia il modello Italia: "Accordi con altri Paesi contro l'immigrazione irregolare"
00:00 00:00

L'Italia sta facendo scuola in Europa per le sue politiche contro i flussi irregolari di migranti. Gli accordi stretti con Libia e Tunisia dal governo Meloni, supportato dall'Unione europea, hanno dato i loro frutti con un abbattimento degli arrivi pari al 64% rispetto all'anno 2023. Un risultato al quale il presidente del Consiglio ha lavorato a lungo, che ora trova la gratificazione nell'apprezzamento internazionale. Kei Starmer, primo ministro inglese, nella giornata di ieri era a Roma per un incontro con il premier italiano, Giorgia Meloni, chiesto per "imparare" e capire come l'Italia sia riuscita a ridurre gli arrivi. Il Regno Unito deve contrastare gli arrivi dalla Francia attraverso la Manica e gli sbarchi sono in crescita. Anche la Germania, nel suo nuovo progetto di effettuare una stretta sui migranti, ha in agenda un sistema simile, che comprende anche accordi simili a quello stretto dall'Italia in Albania. E poi ci sono i Paesi Bassi.

Rimasti finora nell'ombra, senza intervenire particolarmente nella questione, vista la loro marginalità sul tema, i Paesi Bassi vogliono però lavorare al contrasto dell'immigrazione irregolare sul proprio territorio. I numeri non sono minimamente paragonabili a quelli di Italia, Germania o Regno Unito, ma si tratta di un Paese comunque poco esteso, che percentualmente ha un'incidenza elevata di stranieri irregolari sul proprio territorio, che mettono sotto pressione il sistema sociale. Il re Willem-Alexander, in un recente intervento, ha fatto sapere che nell'agenda politica del suo Paese per il prossimo anno, in cima ci sono proprio gli accordi con altri Paesi per fermare le rotte migratorie irregolari. "A causa dell'asilo, del ricongiungimento familiare, della migrazione per motivi di lavoro e di studio, la popolazione olandese è cresciuta fino a 18 milioni di persone, molto più velocemente del previsto. Questo mette a dura prova le nostre strutture", ha spiegato il sovrano.

Seguendo l'onda di quanto sta accendendo in Europa, il re ha annunciato che sono allo studio misure per un regime più severo, "molto severo", per l'ammissione nei Paesi Bassi. "La mancata collaborazione nei rimpatri diventerà un reato penale e le condizioni per ottenere un passaporto olandese diventeranno più severe", ha spiegato il re. Non sono dichiarazioni casuali quelle del sovrano, perché la scorsa settimana il governo aveva annunciato la volontà di dichiarare l'emergenza asilo, con la conseguente sospensione temporanea della legge sugli stranieri: l'obiettivo è di congelare le domande in corso di elaborazione ed espellere chiunque non abbia un permesso di soggiorno. I Paesi Bassi si pongono sulla scia della Germania, che da ieri ha blindato i suoi confini con controlli ai varchi di ogni Paese confinante, Olanda inclusa.

Geert Wilders, candidato per la destra che ha fatto della lotta ai migranti irregolari il suo cavallo di battaglia, è stato il candidato che ha ottenuto più voti in assoluto nelle elezioni dello scorso anno.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica