"Gli accordi riducono i flussi". Frontex certifica il successo italiano contro l'immigrazione irregolare

Nel recente report sull'immigrazione, l'agenzia europea rileva come gli accordi stretti con i Paesi nordafricani, che collaborano con l'Ue, hanno permesso di ridurre gli ingressi

"Gli accordi riducono i flussi". Frontex certifica il successo italiano contro l'immigrazione irregolare
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Al di là della propaganda elettorale ininterrotta delle opposizioni, sul fronte dei migranti il governo Meloni sta facendo bene. Lo dicono i numeri e lo certifica anche l'agenzia europea Frontex, che nell'ultimo rapporto ha sottolineato che il numero di attraversamenti irregolari delle frontiere nell'Unione europea è sceso del 39% nei primi otto mesi di quest'anno, con picchi di ribasso nel Mediterraneo centrale, dove il ribasso è stato calcolato nel 64%. L'agenzia motiva questo risultato con il miglioramento delle "misure preventive adottate dalle autorità tunisine, libiche e turche", che sono il frutto di collaborazione con l'Ue e l'Italia. E anche, specificatamente, con "gli accordi firmati dall'UE e dai singoli Stati membri con i principali paesi di ultima partenza".

Di contro, si verifica un aumento sui confini orientali dell'Europa perché, spiegano da Frontex, "le reti criminali sono altamente adattabili e cercano nuovi modi per massimizzare i loro profitti. Nel Mediterraneo orientale, con una maggiore pressione migratoria dalla Turchia, i trafficanti utilizzano sempre più motoscafi per raggiungere le isole greche". Tuttavia, sono in aumento anche gli ingressi via mare in Spagna, sulla rotta del Mediterraneo occidentale e, soprattutto, lungo le rotte dell'Atlantico occidentale. A fine agosto, si legge nel rapporto, "il numero totale di arrivi nelle Isole Canarie era di oltre 25.500, con un aumento del 123% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso". Sui confini terrestri si registra una straordinaria diminuzione lungo la rotta balcanica orientale, con un ribasso del 77% degli ingressi irregolari, anche grazie al presidio maggiore delle frontiere. Di contro, crescono gli ingressi irregolari nel Regno Unito, con un aumento del 13% di attraversamenti irregolari del canale della Manica.

È anche per questo motivo che il primo ministro Keir Starmer nei prossimi giorni sarà in Italia per un colloquio con Giorgia Meloni, per discutere con lei le strategie che hanno portato il nostro Paese a ottenere risultati così buoni nel Mediterraneo centrale. Quello italiano, ha dichiarato l'onorevole Sara Kelany è "un modello che ormai è largamente apprezzato in Europa" e il report di Frontex, prosegue il responsabile del dipartimento Immigrazione di Fratelli d'Italia, è "un chiaro riconoscimento dell'efficacia della strategia portata avanti in questi mesi dal governo guidato da Giorgia Meloni, che fin dall'inizio si è concentrato sulla dimensione esterna del fenomeno migratorio".

Per questo motivo, fa eco Augusta Montaruli, deputato di FdI, come maggioranza "andiamo avanti con orgoglio portando a casa dati e risultati che ogni giorno ci confermano che siamo sulla strada giusta".

Il vicepresidente della Camera dei deputati, Fabio Rampelli, di Fratelli d'Italia, ha voluto sottolineare che "grazie alla collaborazione con l'Unione europea e alle relazioni sapientemente sviluppate con gli Stati africani, anche nell'ambito del Piano Mattei, il centrodestra sta dimostrando che questo fenomeno si può gestire e che per dieci anni il problema è stata la mancanza di volontà politica e l'incapacità della sinistra".

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