"Ampio spazio alle priorità del governo". L'Ue apre all'Italia sui migranti

Bruxelles ha inviato ai leader dei 27 Paesi una lettera anche sul fronte immigrazione: frontiere più sicure e lotta agli scafisti. L'ottimismo dell'esecutivo: logica più espansiva sugli aiuti finanziari

"Ampio spazio alle priorità del governo". L'Ue apre all'Italia sui migranti

Da parte dell'Unione europea continuano ad arrivare forti aperture nei confronti dell'Italia, che sta riuscendo a porre il problema dell'immigrazione al centro dell'agenda come una questione da affrontare in maniera collegiale. A tal proposito si è registrato un significativo passo in avanti che, in attesa di effettivi riscontri sul piano pratico, testimonia come l'approccio europeo su questo fronte sia notevolmente differente rispetto al passato almeno nelle intenzioni teoriche.

La lettera dell'Ue sui migranti

Nelle ultime ore Bruxelles ha inviato una lettera di preconsiglio a tutti i leader dei 27 Paesi per fare il punto della situazione sui principali temi di attualità come quelli relativi all'immigrazione. Stando a quanto appreso e riferito dall'Ansa, fonti di governo italiane hanno posto l'attenzione sul fatto che è stato riservato ampio spazio alle priorità dell'esecutivo di centrodestra nell'ottica di una riforma complessiva che sia equilibrata in misura maggiore.

La posizione del governo è chiara: da una parte bisogna adoperarsi per aiutare la Tunisia in quanto una crisi potrebbe provocare un'ondata di sbarchi; dall'altro si vuole promuovere una gestione europea dei flussi migratori. I pilastri dell'azione dovrebbero essere il controllo delle frontiere, la cooperazione sui rimpatri e la lotta agli scafisti. E i contenuti della missiva vanno proprio in questa direzione.

Nella lettera indirizzata in vista del vertice Ue di giovedì e venerdì si fa notare che "noi possiamo ottenere molto di più quando agiamo insieme" e si indica una soluzione "equa e sostenibile" che può essere trovata solamente attraverso "un approccio europeo ed equilibrato". Tra gli obiettivi chiave rientrano ad esempio il contrasto al "modello di business delle reti di contrabbando" e l'ampliamento del sostegno "per soddisfare le esigenze della Tunisia in termini di manutenzione, attrezzature di sorveglianza e navi".

Dal suo canto Ursula von der Leyen ha rivendicato i progressi registrati sul rafforzamento delle frontiere esterne, sui rimpatri e sulla gestione della migrazione. "Nell'arco di un solo mese ci sono già stati progressi in tutte queste aree", ha scritto il presidente della Commissione europea. Che ha annunciato un nuovo sostegno pari a 200 milioni di euro "che sarà focalizzato sull'assistenza all'accoglienza".

L'ottimismo del governo

Dagli ambienti del governo si giudica assai positiva la missiva e viene rimarcato come sia stata recepita una logica più espansiva sugli aiuti finanziari che dovrebbero andare oltre i 500 milioni già pattuiti. In linea generale nella lettera sono toccati diversi fronti come la cooperazione rafforzata, la solidarietà, la ricollocazione e le operazioni di ricerca e soccorso. Tra le altre cose è presente un riferimento al Nord Africa e all'emigrazione economica legale.

In preparazione del Consiglio europeo del 23 e del 24 marzo Giorgia Meloni ha avuto una conversazione telefonica con Olaf Scholz: al centro del colloquio tra il presidente del Consiglio e il cancelliere federale tedesco ha trovato posto la necessità di una

rapida attuazione delle decisioni del Consiglio europeo di febbraio "per una gestione finalmente europea dei flussi migratori", oltre che il sostegno all'Ucraina e la competitività delle economie del Continente.

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