"Ci sono 500 bombe a orologeria". Merz lancia l'allarme su terrorismo e stranieri in Germania

Il candidato cancelliere accusa Scholz di aver avuto una politica migratoria troppo buonista, nella quale c'è un divario tra i proclami e i fatti

"Ci sono 500 bombe a orologeria". Merz lancia l'allarme su terrorismo e stranieri in Germania
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L'Europa è di nuovo stretta nella morsa del terrorismo di matrice estremista islamica. La scorsa settimana ci sono stati due diversi attacchi, uno in Germania e uno in Austria, che hanno causato tre morti e diverse decine di feriti. È ovviamente allarme in tutto l'Occidente ma la Germania nell'ultimo anno è stato il Paese in cui sono stati condotti il maggior numero di attacchi terroristici legati all'Islam. "In Germania abbiamo 500 minacce ufficialmente note. Non abbiamo alcun mezzo per deportare queste persone. Sono bombe a orologeria che stanno circolando nel Paese", ha dichiarato il candidato cancelliere della Cdu-Csu, Friedrich Merz, durante il duello elettorale in tv con il cancelliere tedesco e candidato per l'Spd, Olaf Scholz.

Il weekend che viene la Germania è chiamata al voto per rinnovare il governo dopo la perdita della fiducia dell'esecutivo semaforo di Scholz, che difficilmente tornerà a ricoprire il ruolo di cancelliere. Quello dei migranti è uno dei temi ricorrenti nella campagna elettorale tedesca, anche e soprattutto in chiave sicurezza. Sono sempre di più gli irregolari e i richiedenti asilo che si macchiano di gravi reati e in Germania, ha aggiunto Merz, deve essere possibile "far uscire queste persone dal Paese". Nel mirino del candidato della Cdu-Csu c'è soprattutto la politica dei Verdi, alleati di Scholz nell'alleanza semaforo, schierati verso l'estrema sinistra e a favore delle Ong, convinti che sia possibile accogliere chiunque in Europa e che questo sia un dovere.

Rivolgendosi a Scholz, Merz ha chiesto dove fossero finite le deportazioni "su larga scala" che il cancelliere aveva promesso un anno fa, all'indomani del grave attacco di Solingen, che aveva portato anche alla chiusura dei confini: "A dicembre sono state annunciate espulsioni in grande stile, ma negli ultimi giorni sono arrivati così tanti migranti quanti ne sono stati espulsi in un mese. Sulla politica migratoria c'è un dissenso su quante persone possono entrare, sui controlli alle frontiere e sulle espulsioni. E la differenza è grande fra annunci e fatti".

Poi il leader della Cdu ha citato la Danimarca come esempio positivo di come le cose possano essere migliorate, visto che il Paese scandinavo ha "in gran parte risolto il problema con una politica migratoria molto dura, e i populisti di destra sono scomparsi". Afd, in Germania, sottolinea Merz, è cresciuta per via delle politiche migratorie di questo governo.

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