Antagonisti con l'okkupante Salis. E la sinistra muta ammicca all'illegalità

Sulle occupazioni della Salis nessuna presa di posizione da Pd e Avs che non prendono le distanze da comportamenti (illegali) che piacciono ai loro elettori

Antagonisti con l'okkupante Salis. E la sinistra muta ammicca all'illegalità
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Come nella più classica tradizione dei centri sociali, di cui fa orgogliosamente parte avendone anche fondato uno, Ilaria Salis pare abbia partecipato a due occupazioni di immobili di proprietà Aler a Milano, accumulando un debito di oltre 90mila euro. È stata identificata all'interno di un appartamento in zona Navigli e, prima ancora, in uno in zona Corvetto. I suoi avvocati dichiarano di non aver ricevuto notizia del debito maturato dalla loro assistita, Aler lo conferma, ma anche questo entra in campagna elettorale, in qualche modo. A sinistra nessuno ha condannato la notizia che vede protagonista la candidata di punta dell'Alleanza Verdi-Sinistra, la stessa che ha fatto eleggere Aboubakar Soumahoro al parlamento italiano. Né il Pd e tanto meno Avs hanno proferito parola in merito. E non certo per imbarazzo.

Non si tratta d'altro che di un calcolo elettorale per tenersi stretto quel bacino di voti che arriva dall'area antagonista e anarchica, che Salis ben rappresenta, e che in questo particolare periodo storico permette anche di prendere qualche voto anche dalla platea più giovane. E lo ben dimostrano le reazioni, "reaction", come direbbero quelli moderni, della generazione Z sui social, che hanno commentato con entusiasmo la notizia di questo nuovo dettaglio sul passato della candidata di Avs. "Sì ragazzi, voto già per lei non dovete cercare di convincermi", scrive uno. E poi ancora: "Era già basata per aver picchiato dei nazisti, non c'è bisogno di impreziosire il suo cv", "Ha fatto bene Dio c*** , occupare è un diritto", "Benissimo così, servono più occupazioni a Milano e nelle altre città maggiori dove la situazione degli affitti è insostenibile. Se ai bastardi piace la competizione c'è da fargli sentire com'è perderla, questa competizione".

Una generazione che si rivede nei valori comunisti, per non dire leninisti, perché ora è moda. Ed ecco che la carta Salis diventa un jolly elettorale per la sinistra che, nel silenzio, usa elementi da impresentabile per guadagnare platea elettorale. Avs ha giocato la carta Salis in Europa per riuscire a superare lo sbarramento, facendo leva proprio sugli insoddisfatti estremisti di sinistra che non si rivedono nei valori del Partito democratico e che cercano alternative più estreme. L'esponente dei centri sociali, indagata per aver malmenato degli estremisti di destra, nell'attuale contesto sociale e politico diventa una calamita di voti rubati al Pd e al M5s. Anche se forse sarebbe più opportuno fermarsi e ragionare su una società che esalta chi occupa le case popolari, rubandole a chi ne avrebbe legittimamente diritto.

Perché commenti come "è automaticamente salita in cima alla lista dei migliori candidati alle europee", "se prima volevo votarla ora sono convinto che sia l'unica alternativa", "questa una che ha le palle quadrate. Stima totale", che arrivano da ragazzini spesso al primo voto, sono la cartina al tornasole di un problema in divenire.

L'accettazione o, anzi, l'esaltazione di un reato come metro per la misurazione della stima e per il guadagno di un voto è un concetto che andrebbe valutato anche per valutare quale impatto questa mentalità potrebbe avere sulla società di domani.

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