Ecr, Meloni lascia la presidenza. Al suo posto Morawiecki

Dopo quasi quattro anni e mezzo alla guida di Ecr, Giorgia Meloni lascia la presidenza del partito dei Conservatori e riformisti europei. Al suo posto i 45 delegati del Council di Ecr - riunito oggi a Bruxelles - hanno indicato l'ex premier polacco Mateusz Morawiecki. Un avvicendamento ampiamente annunciato, con la premier italiana che aveva di fatto "investito" l'esponenti di Pis durante la giornata conclusiva della keremesse di Atreju.
I vicepresidenti di Ecr saranno tre: il capo-delegazione di Fdi a Bruxelles, Carlo Fidanza, la francese Marion Marechal e il rumeno George Simion.
Meloni si è video-collegata con la riunione di Bruxelles e ha fatto a Morawiecki gli auguri di "buon lavoro".

Siate certi - ha poi aggiunto - che “continuerò a fare la mia parte per rendere il nostro partito europeo piu' forte, più unito e più influente, dentro e fuori l'Europa”. Perché, ha continuato la premier, “questo è il modo migliore che conosciamo per dare ai nostri cittadini le risposte giuste alle loro speranze”. Ecco perché “continueremo a dare il massimo per questo obiettivo, e sono sicura che ci riusciremo". "Voglio ringraziare tutti voi anche perché - ha concluso - al termine del mio primo mandato statutario, quando mi sono dichiarata disponibile a un passaggio di consegne a causa del crescente numero di impegni istituzionali, mi avete chiesto all’unanimità di rimanere in carica, per guidare la nostra famiglia politica attraverso e oltre il rinnovamento delle istituzioni europee”. Un mandato che “ho portato avanti con la stessa dedizione di sempre e credo che abbiamo ottenuto ottimi risultati per la nostra famiglia politica". E “come ho scritto nella mia lettera di dimissioni, è stato un onore e un privilegio per me servire come presidente del nostro partito”. Perché “insieme abbiamo dato voce a decine di milioni di cittadini europei, sempre a favore dei valori di libertà, sovranità nazionale, sicurezza e coesione sociale”.

Inoltre, “abbiamo coltivato relazioni e favorito gli scambi con i conservatori extraeuropei e d'oltreoceano, grazie alle centinaia di politici, accademici, giornalisti e amici conservatori che hanno partecipato agli eventi del partito Ecr”. Insomma, “ sono orgogliosa di ciò che abbiamo costruito e delle pietre miliari che abbiamo raggiunto".