Elezioni europee, seggi aperti fino alle 23. Alle 19 affluenza al 40.86%

Premier, vicepremier e presidente del Senato hanno votato poco dopo l'apertura nei rispettivi seggi. Problemi in tutta Italia per la rinuncia di presidenti e scritatori. Diverse denunce per foto alle schede di voto

Elezioni europee, seggi aperti fino alle 23. Alle 19 affluenza al 40.86%
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Nonostante i problemi riscontrati in molti seggi per la mancanza di presidenti e di scrutatori, alle 15 di sabato le sezioni hanno aperto le porte agli elettori, non senza qualche problema. Gli aventi diritto al voto in Italia sono circa 51milioni, chiamati a eleggere i propri rappresentanti per il parlamento europeo. L'affluenza definitiva alle 19 è stata del 40.86%. L'aggregatore Europe Elects stima l'affluenza totale registrata finora alle elezioni europee in tutta l'Ue, Grecia esclusa, al 38,7%. I dati sono al ribasso rispetto alle elezioni del 2019. Oggi i seggi hanno riaperto alle 7 e chiuderanno definitivamente alle 23, quando inizierà lo spoglio.

Nella giornata di domenica sono arrivate le prime notizie di elettori denunciati per aver fotografato le schede di voto all'interno della cabina. I fatti si sono registrati in diverse location in provincia di Napoli. Nel seggio elettorale istituito all'Istituto "Massimo D’Azeglio" di via Piave a Marano è stato denunciato un 45enne incensurato. A Saviano, presso la scuola elementare di via Cimitero, i militari della stazione di Piazzolla di Nola hanno denunciato un 28enne. A Carbonara di Nola, invece, nella scuola elementare in via Rainone, i carabinieri della stazione locale hanno denunciato un 59enne.

Tra i primi a votare sabato pomeriggio ci sono stati Giorgia Meloni a Roma, Matteo Salvini e Ignazio La Russa a Milano. Tutti e tre si sono presentati alle urne poco dopo le 15. "Si decide per i nostri prossimi 5 anni, credo sia molto molto importante andare a votare", ha dichiarato il premier, ricordando a tutti che non avrebbe violato il silenzio elettorale.

Diversa la scelta di Salvini, che uscendo dal seggio ha invitato alle urne chiedendo "con forza un voto per fermare la guerra e isolare bombaroli pericolosi come Macron. Al di là di tutti gli altri temi sacrosanti su cui la Lega si batte da anni gli italiani possono fermare i venti di guerra". Quindi, il vicepremier incalzato dai giornalisti ha dichiarato di aspettarsi "un ottimo risultato per la Lega, sicuramente superiore alle politiche e superiore a Forza Italia". E, quindi, ha affermato con sicurezza: "Saremo il partito che cresce di più. Non faccio pronostici, l'aria è buona". A chi ha chiesto se avesse votato la decima, Salvini ha risposto ridendo: "L'ho messa bella forte la decima sulla scheda". Il generale Vannacci, secondo il vicepremier, "sarà votatissimo in Italia". È stato successivamente riferito che la camicia indossata da Salvini è stato un regalo di Silvio Berlusconi. Un gesto, si spiega, in omaggio al fondatore di Forza Italia nella prima consultazione nazionale dopo la sua morte.

Il presidente del Senato ha scelto un approccio più vicino a quello del premier all'uscita del suo seggio: "Quando si vota è sempre una bella giornata, perché finalmente la gente può esprimere quello che pensa e quello che vuole. E per me la vera giornata di festa per i cittadini è quando vanno a votare".

Quindi, La Russa ha aggiunto: "Non posso dire le mie previsioni perché commetterei un reato, comunque penso che quello per cui voto io, che non dico, andrà bene". In serata ha votato anche il vicepremier Antonio Tajani: "Buon voto a tutti! Per l'Italia!". Così il segretario di Forza Italia sui suoi profili sociali.

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