L’eurodeputata Ceccardi detta la linea: “Noi alleati di Le Pen. Niente accordi con chi guarda a sinistra”

Intervista all'ex sindaco leghista di Cascina e già consigliere di Matteo Salvini al Viminale durante il governo Conte I. Oggi è una delle principali esponenti della destra in Europa

L’eurodeputata Ceccardi detta la linea: “Noi alleati di Le Pen. Niente accordi con chi guarda a sinistra”

Ex sindaco leghista di Cascina, enclave rossa nella rossa Toscana, consigliere di Matteo Salvini al Viminale durante il governo Conte I, è oggi una delle principali esponenti della destra in Europa. Nel 2020 ha tentato di strappare la storica regione al potere della sinistra. Considerata la “zarina” della Lega, vicinissima al segretario, sta preparando la sua campagna elettorale per le europee del 2024. Una sfida non facile visto che i candidati dovranno battagliarsi con le preferenze, ma lei si dice “prontissima” e “a disposizione del partito”. L’anno dopo si apriranno i giochi per la conquista di Palazzo Panciatichi.


Qatargate, immigrazione, nomina di Di Maio nel Golfo Persico e l’alleanza con Marina Le Pen Onorevole, l’inchiesta Qatargate si è arenata?
“I giudici della procura belga stanno mantenendo molto riserbo fin dall’inizio. È diminuita l’eco mediatico ma l’inchiesta sta procedendo. Hanno messo in libertà con braccialetto elettronico Panzeri e Kaili. Probabilmente hanno ottenuto le informazioni che cercavano”.


Un ex eurodeputato poteva essere snodo centrale di tanto potere e denaro da parte di Stati esteri?
“Panzeri era un ex parlamentare che faceva il lobbista, aveva molti contatti anche all’interno del Parlamento
europeo. Incontrava quotidianamente delegazioni e parlamentari per portare avanti interessi non così tanto
legittimi”.


C’è forte pressione delle lobby di stanza a Bruxelles?
“Nel caso del Qatargate era di paesi terzi. L’attività delle lobby deve essere maggiormente regolamentata. Riguardo a questo caso specifico nel 2020 ho presentato una interrogazione in cui chiedevo a l’Ue di chiarire i legami tra Qatar e alcuni gruppi terroristici, sottolineando come lo Stato arabo fosse considerato da molti ‘controverso’ per il finanziamento a centri e organizzazioni religiose legati alla Fratellanza Musulmana e all’Iran. Ripercorrendo dopo l’inizio dell’inchiesta i lavori della Commissione dei Diritti Umani ho spedito i verbali alla procura belga”.

L’Italia si trova nel pieno di una grave crisi migratoria.
“Commissione e Parlamento europeo sono guidati da una maggioranza di centro-sinistra, Ppe-Socialisti, e questa alleanza (in particolare) in materia di immigrazione è sempre stata molto debole. Ha messo i bastoni tra le ruote alle attività di controllo delle frontiere nonché dei confini meridionali, pensiamo all’operazione Frontex… Noi abbiamo più volte proposto la creazione di hotspot nei paesi di origine e non più a Lampedusa o in Europa con la gestione affidata a organizzazioni internazionali o a Stati europei”.

Il blocco navale può essere preso in considerazione?
“Era una proposta di Fratelli d’Italia in campagna elettorale! Anche se ora non ne sento più parlare. Noi abbiamo proposto la necessità di riattivare i decreti-Salvini che nel 2019 avevano dato risultati sorprendenti ed efficaci”.


Come giudica le parole del ministro dell’Interno francese?
“Assolutamente oltraggiose. La Francia ha dei grossissimi problemi a gestire l’immigrazione anche di seconda, terza o quarta generazione. Hanno delle vere e proprie bombe sociali nelle banlieue. Non accettiamo lezioni. L’Italia porta rispetto e lo pretende”.

Il significato di questo attacco?
“Macron attaccando l’Italia punta ad attaccare Marine Le Pen che è la sua principale avversaria e alleata del
centro-destra italiano”.

La Lega uscirà dal gruppo Identità e Democrazia?
“No, ed è impensabile fare alleanze con chi ha sostenuto i socialisti”.


Appoggereste un’alleanza tra popolari e conservatori?
“Sì, ma solo se ci fosse una maggioranza netta di centro-destra. Niente accordi con chi guarda al centro per
guardare a sinistra”.

La nomina di Di Maio inviato speciale nel Golfo Persico?
“Io sono stata colei che nella riunione dei coordinatori della Commissione Affari Esteri ha chiesto al Consiglio europeo di riferire su questo incarico. La Lega tramite me è l’unica forza che ha chiesto esplicitamente al Consiglio di riferire. La nomina ancora non è stata ratificata formalmente e prima di farla il Consiglio deve riferire in Parlamento”.


Per le presidenziali in Francia sosterrete Marine Le Pen?
“È l’unico candidato che può vincere. Spero possa unire tutto il centro-destra francese, forse questa volta può
riuscirci. Noi siamo alleati di Le Pen in Europa e se dobbiamo sostenere qualcuno in Francia sosterremo lei
con lealtà”.


È una linea che può mettere in difficoltà la maggioranza a Roma?
“La questione è francese e i partiti italiani faranno ognuno le proprie valutazioni. Io credo che per avere una politica comune più forte sui temi come il controllo dell’immigrazione dobbiamo cercare alleati di centro-destra in Europa. La vittoria della Le Pen sarebbe un assist per l’Italia. Per questo io tifo per lei”.


La mostra al Parlamento europeo di ‘Gesù Lgbt’

l’ha vista?
“Una provocazione a tutti i costi, c’è solo la volontà di voler scandalizzare. Fortuna che in un altro spazio ho organizzato una mostra sull’arte Toscana di Pietrasanta salvando la qualità artistica”.

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