La replica di Christine Lagarde non si è fatta troppo attendere dopo le critiche scaturite da parte di alcuni esponenti del governo italiano a seguito del taglio del costo del denaro di soli 0,25 punti deciso ieri. "La Banca centrale europea è una istituzione indipendente ed è scritto molto chiaramente nel Trattato Ue - ha affermato l'ex direttrice operativa del Fondo Monetario Internazionale nella conferenza stampa al termine dell'Eurogruppo tenuto a Budapest -. Non siamo soggetti a pressioni politiche di nessun tipo, cerchiamo di stare lontani da espressioni di critica che provengono da parte di governi, lavoriamo sulla base del mandato per garantire la stabilità dei prezzi, sulla base dei dati che riceviamo, e siamo determinati a aggiungere il target di inflazione".
Nella giornata di ieri i ministri rispettivamente degli Esteri e delle Imprese e Made in Italy, Antonio Tajani e Adolfo Urso, avevano polemizzato con la presidente della Bce, rimproverandole una "mancanza di coraggio" e chiedendole un "cambio di passo" sull'azione dell'istituto di credito incaricato dell'attuazione della politica monetaria per i venti Paesi della zona euro. "Abbiamo una linea di base, esamineremo tutti i dati, abbiamo molti dati ed esercizi di proiezione, riceviamo anche dati intermedi e esaminiamo tutto e se c'è un cambiamento significativo rispetto alla linea di base lo valutiamo", ha detto poi aggiunto Lagarde una volta interpellata sull'idea di alcuni governatori secondo cui ci vorrebbe un deterioramento significativo dell'economia per accelerare sulla riduzione del costo del denaro.
Che si tratti quindi di elogi o di critiche, ha poi spiegato l'ex ministra dell'Economia, dell'Industria e dell'Impiego della Francia, "cerchiamo di stare completamente lontani da queste espressioni e lavoriamo davvero sulla base del mandato, che è la stabilità dei prezzi e sulla base dei dati che riceviamo". In ogni caso Christine Lagarde ha voluto chiarire che "determiniamo la nostra posizione anche sulla base delle prospettive di inflazione e della politica monetaria" e che siamo passati "da un'inflazione del 10,6 per cento nell'ottobre del 2022 a un'inflazione del 2,2 per cento, con un'eterogeneità tra i vari Paesi".
La presidente della Banca centrale europea ritiene infine che "in Italia sia un pò più bassa" ma assicura che "certamente è un buon passo avanti verso il nostro obiettivo del 2 per cento, e siamo determinati a raggiungerlo in tempo utile".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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