"Record di arrivi dal Mediterraneo". Mai così tanti migranti dal 2017

Sono 89mila i migranti arrivati in Europa tramite il Mediterraneo centrale, di cui la maggior parte in Italia, su un totale di 176.100 che hanno attraversato tutte le frontiere esterne

"Record di arrivi dal Mediterraneo". Mai così tanti migranti dal 2017
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L'emergenza migratoria non è solo una percezione: i numeri degli sbarchi di quest'anno sono enormi e lo dimostrano i dati snocciolati da Frontex, l'agenzia europea che opera sulle rotte migratorie. Non che servisse il report Frontex per avere il polso della situazione, perché basta volgere lo sguardo a Lampedusa per capire che numeri così grandi nel nostro Paese non se ne vedevano da anni.

L'instabilità politica in Africa e la propaganda stanno riversando sui barconi decine di migliaia di persone, che non puntano all'Europa ma all'Italia, come dichiarato in diverse occasioni dagli stessi. Ci sarebbero soluzioni geograficamente più agevoli da raggiungere, come Malta e Cipro, per esempio, ma queste non sono opzioni contemplate. Esiste anche la rotta che parte dal Marocco e conduce alle isole Canarie, che per quanto frequentata non ha i numeri di quelle che portano in Italia.

"Il Mediterraneo centrale rimane la rotta più attiva verso l'Ue quest'anno, con oltre 89.000 rilevamenti segnalati dalle autorità nazionali nei primi sette mesi del 2023. Si tratta del totale più alto su questa rotta per questo periodo dal 2017", scrive Frontex nel suo rapporto, e di questi, 88.874 sono arrivati in Italia. Si tratta ancora di dati preliminari che devono essere consolidati ma, nei primi sette mesi di quest'anno, il numero di attraversamenti irregolari attraverso tutte le frontiere esterne dell'Unione europea è aumentato del 13%, raggiungendo quota 176.100, il livello più alto per il periodo gennaio-luglio dal 2016, di cui la metà attraverso il Mediterraneo. "Il numero di attraversamenti irregolari su questa rotta è più che raddoppiato (+115%)", spiegano da Frontex.

Allo stesso tempo, gli ingressi nell'Ue su altre rotte migratorie sono diminuiti nel 2023: "Gli arrivi su tutte le altre rotte migratorie hanno registrato un calo rispetto all'anno precedente, che va dal 2% sul Mediterraneo occidentale al 29% sulla rotta del Mediterraneo orientale". Questi numeri sono statisticamente accompagnati da un aumento dei decessi in mare: all'incremento delle persone che salgono sulle carrette che tentano il raggiungimento dell'Italia si accompagna uno statistico aumento di chi non ce a fa.

"Le traversate marittime rimangono estremamente pericolose. Secondo i dati dell'OIM, tra gennaio e luglio sono scomparse nel Mediterraneo più di 2060 persone, la maggior parte lungo la rotta del Mediterraneo centrale", spiegano da Frontex.

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