Per "Gigino d'Arabia" - come qualcuno lo ha già ironicamente ribattezzato in prospettiva - è quasi fatta. Ormai mancherebbe solo l'ufficialità. L'ex ministro degli Esteri Luigi Di Maio è stato infatti indicato come il miglior candidato in lizza per il ruolo di inviato speciale eropeo nel Golfo Persico. A esprimere la propria preferenza sull'ex esponente pentastellato è stato un panel indipendente di tecnici incaricato dall'Ue di selezionare il nuovo rappresentante di Bruxelles in quell'area dal forte valore geopolitico. Così, per l'esponente politico italiano si prospetta un imminente rilancio dopo la batosta elettorale dello scorso settembre e la conseguente esclusione dal Parlamento.
L'ok dei tecnici Ue a Di Maio
Il nome dell'ex pupillo di Grillo e Casaleggio era già circolato nei giorni scorsi come papabile per la mansione diplomatica assegnata da Bruxelles. Ora però dalle voci di corridoio (se pur accreditate) si è passati a qualcosa di più concreto. Nel documento notificato dal panel selezionatore agli uffici dell'Alto rappresentante per la politica estera dell'Ue, Josep Borrell, si legge infatti che "sulla base delle prestazioni" fornite dai candidati "si raccomanda di nominare il sig. Luigi Di Maio" come inviato speciale dell'Ue nel Golfo. Fumata bianca per l'ex ministro degli Esteri, entrato da cardinale e pronto a uscire da Papa nello spareggio finale per accedere a quell'incarico. Ma attenzione: il placet espresso dagli esperti non costituisce ancora la nomina ufficiale, che ancora non c'è e che spetterà per l'appunto a Borrel.
Di Maio inviato Ue, chi sono i competitor
Dopo una serie di interviste e colloqui volti a stabilire le qualità dei singoli candidati, Di Maio è semplicemente segnalato come il profilo migliore. Ora manca il passaggio formale per portare all'incarico vero e proprio. All'interno della quaterna, oltre all'ex capo della diplomazia italiana, figurano anche il cipriota Markos Kyprianou, l'ex inviato dell'Onu in Libia Jan Kubis e l'ex ministro degli Esteri e commissario Ue Dimitris Avramopoulos, per il quale Atene si sta molto spendendo. Secondo alcuni retroscenisti, l'ex ministro tricolore avrebbe staccato i competitor anche grazie alla visibilità e al ritorno positivo di immagine avuto dal fatto di aver affiancato Mario Draghi alla guida dell'Italia.
Nel frattempo, dalla Commissione Europea, le bocche continuano a essere cucite.
L'istituzione "non commenta mai le speculazioni sui media", ha affermato il portavoce del Servizio Europeo per l'Azione Esterna, Peter Stano, senza confermare ma nemmeno smentire le notizie circolate su Di Maio. "È in corso e, una volta che sarà completato, annunceremo la nomina", ha proseguito il rappresentante di Bruxelles. Intanto Gigino incrocia le dita.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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