"Solidarietà per gli attacchi a Edi Rama". La lettera del centrodestra all'ambasciata albanese

Dai componenti di centrodestra della bilaterale Italia-Albania dell'Unione interparlamentare una lettera per Anila Bitri Lani: "Ora che Rama collabora con un partito diverso dal Pd sono iniziati gli attacchi"

"Solidarietà per gli attacchi a Edi Rama". La lettera del centrodestra all'ambasciata albanese
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I componenti di centrodestra della bilaterale Italia-Albania dell'Unione interparlamentare hanno deciso di scrivere una lettera di solidarietà all'ambasciatrice della Repubblica d'Albania in Italia, Anila Bitri Lani, per il livello del dibattito pubblico che si sta svolgendo in Italia in merito all'accordo stipulato per la gestione dei migranti. Un patto che, va sottolineato, sta riscuotendo forte interesse in molti Paesi europei, anche in quelli a trazione socialista come la Germania. Che, oggi, le opposizioni attacchino la Repubblica albanese per colpire il governo italiano non è solo stonato ma è anche profondamente offensivo nei confronti dei rapporti che nei secoli i due Paesi hanno costruito con l'intento di collaborare, nel solco dell'amicizia.

"Le buone relazioni tra Italia e Albania sono così importanti anche perché danno un contributo alla stabilità e alla pace dell’intera regione. La stabilità dell’area è un bene prezioso per l’Europa e il Mediterraneo che non si deve disperdere", disse Paolo Gentiloni quando Edi Rama, in carica da 11 anni, arrivò a Roma in visita ufficiale. "Nell’ottobre 2019 ci fu persino un doppio incontro con Giuseppe Conte, all’inizio del secondo esecutivo da lui presieduto. Durante la visita del Capo del governo di Tirana a Roma, il presidente del Consiglio italiano deplorò il rinvio da parte dei vertici della UE delle procedure per l’ingresso dell’Albania nell’Unione", scrivono i componenti della bilaterale, mettendo in evidenza che coloro i quali oggi muovono feroci critiche a Edi Rama sono gli stessi che l'hanno sempre accolto a braccia aperte.

"In nove anni, con cinque presidenti del Consiglio diversi, nessuno in Italia ha eccepito nulla nei confronti del primo ministro Rama o dei suoi collaboratori", prosegue la lettera. Ma, da quando il capo del governo albanese ha mostrato di voler proseguire una proficua collaborazione con l’Italia e con il suo governo, "anche se non più guidato o sostenuto dal Pd, membro della stessa famiglia europea del Partito Socialista albanese che Rama presiede dal 2005, sono cominciati gli attacchi". Non si dimentica certo che quando è stato reso noto l'accordo per la gestione dei migranti, scrivono i componenti della bilaterale, "il Pd ha addirittura annunciato la richiesta di espulsione del partito guidato da Edi Rama dal Partito Socialista europeo".

Una richiesta che è stata ovviamente una boutade senza capo né coda, proprio perché alcuni partiti del PSE, come quello del cancelliere Olaf Scholz, sono interessati al funzionamento di questo accordo per, eventualmente, replicarlo. "Ora, nel delicato momento pre-elettorale, a sei giorni dal voto, arriva un servizio televisivo di Report che dipinge il primo ministro dell’Albania come un amico di criminali e di boss", spiegano nella missiva di solidarietà all'ambasciatrice, alla quale sottolineano come sia "particolarmente imbarazzante per la nostra Nazione, che questo avvenga attraverso il servizio pubblico televisivo". Un servizio, ovviamente, pagato con le tasse degli italiani, che "secondo alcuni sarebbe ormai asservito al Governo".

A firmare il documento, con il quale in calce si ringrazia per il lavoro che sta svolgendo l'ambasciatrice, sono i componenti di tutto l'arco di maggioranza, da Fratelli d'Italia a Forza Italia, passando per la Lega. A dimostrazione che questa maggioranza di governo è coesa e unita nei suoi intenti.

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