Evasione fiscale per oltre 85 milioni di euro con direttore di banca compiacente a Sestri Levante. Tre le società immobiliari milanesi sconosciute al fisco coinvolte, più una specializzata nella fornitura di personale infermieristico a case di cura private del milanese, che in un primo tempo, complice l'amministratore delegato, riceveva sul suo conto corrente presso una banca della Bimare i proventi della vendita in nero degli immobili, per essere «ripuliti» dal direttore e rimessi sui conti di un cinquantenne milanese incensurato, al vertice dell'organizzazione e delle società. L'immobiliarista abusivo acquistava, con i soldi ripuliti a Sestri, e rivendeva ville e appartamenti di pregio tra Sestri Levante, Riva, Santa Margherita Ligure, Milano e provincia. A scoprire il giochetto milionario gli uomini della Guardia di Finanza di Riva Trigoso grazie all'esposto presentato dal nuovo amministratore della società di personale infermieristico nei confronti del direttore di un istituto di credito di Sestri. L'ad subentrato si accorge di movimentazioni non autorizzate sul conto della stessa.
Scatta la denuncia e la ricostruzione degli investigatori presso la filiale della banca: il direttore, con tre funzionari, utilizzava il conto corrente della società suddetta per riciclare denaro proveniente da evasione fiscale, truffa e appropriazione indebita; da qui gli accertamenti per le tre società immobiliari. Il meccanismo dunque sinceppa con il nuovo ad che, ignaro di tutto, trova sul conto operazioni non autorizzate da lui, ma attuate con disinvoltura dal direttore di banca, non edotto del cambio al vertice. 46 i conti correnti spalmati su varie banche utilizzati per le movimentazioni degli 85 milioni recuperati a tassazione, di Iva evasa per 14 milioni e Irap per 3milioni e mezzo; solo l'istituto di credito di Sestri però si occupava del riciclaggio.
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