Alla faccia di Stalin: a Mosca adesso troneggia la prima statua del Papa

A Yalta Baffone chiese sprezzante: «Quante divisioni armate ha la Chiesa?...» Ieri è stato inaugurato nella capitale il primo monumento a un Papa, Wojtyla, nella storia della Russia. Una città ex comunista ed orgogliosamente ortodossa. E mai un polacco aveva ottenuto un simile onore nella terra di Putin

«Il Papa? Quante divisioni armate ha il Papa?...» Così parlò Stalin, sprezzante più che mai, a Yalta nel febbraio del 1945, quando i tre Grandi decidevano del mondo a guerra finita. Sono passanti quasi settant'anni, Baffone, l'Urss, il comunismo e il Muro non ci sono più. In compenso, da ieri, a Mosca c'è il Papa, o meglio una sua statua. Una statua di Papa Wojtyla appena ianugurata, riferisce l'Osservatore Romano, nel cortile della Biblioteca di letterature straniere. Non è cosa da poco. Perchè si tratta del primo monumento dedicato a un Papa nella Federazione russa. «Un monumento a un Papa romano - registra il quotidiano della Santa Sede - in una città orgogliosamente ortodossa, e per di più a un polacco nel cuore della Russia, non è una cosa che si veda tutti i giorni». Anzi per dirla tutta è una cosa che non s'è mai vista.
Ekaterina Genieva, della Biblioteca, introducendo la cerimonia, ha sottolineato «il coraggio mostrato dall'ideatore del progetto, il produttore russo Amnuel, e tutte le difficoltà che ha dovuto superare per arrivare fino in fondo all'impresa».

«Un fatto quasi inevitabile - annota ancora l'Osservatore - perchè il cammino compiuto dalla Russia in questi anni per uscire dall'isolamento sovietico ha messo in moto le forze profonde che erano al suo interno».
E senza divisioni.

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