Da Facebook alla piazza contro i «traditori» Riva destra: Gianfranco deve dimettersi

RomaDalla piazza virtuale di Facebook a quella del Parlamento per chiedere a gran voce le dimissioni di Gianfranco Fini, presidente della Camera. Ieri davanti a Montecitorio quasi un migliaio di persone che avevano aderito sul social network all’appuntamento ideato da Riva Destra, un movimento della destra romana, si sono ritrovati in una manifestazione dal carattere semi-spontaneo sostenuta anche dal Movimento per l’Italia con Daniela Santanchè, il cui coordinatore regionale del Lazio Fabio Sabbatani Schiuma ha chiuso la serie di interventi: «È stato un primo evento completamente spontaneo nato in rete a cui Riva Destra ha fatto bene a dare appoggio logistico perché i cittadini gridassero la loro rabbia contro il tradimento di Gianfranco Fini», ha detto Schiuma. Un camion a due piani scoperto come palco ha ospitato gli interventi, mentre i manifestanti esponevano striscioni con le scritte «Fini vattene», «Dimissioni subito... Fini-to», «D’Alema lìder maximo, Fini lìder minimo», «A Gianfra’... aridacce armeno li sordi daa tessera de aenne», «FLIcchettoni».
E pensare che Riva Destra era venuta alla luce proprio nel segno dell’attuale leader futurista. «Siamo nati - spiegano gli esponenti dell’associazione - nel 1993 come comitato per Fini sindaco, quando questi si misurava contro Rutelli al quale oggi lo ritroviamo alleato.

Abbiamo costituito il primo circolo di An, partito che abbiamo visto sciogliere in una notte per dar vita a quel Pdl, voluto dallo stesso Fini, che oggi non gli sta però più bene; sosteniamo quel governo e quella maggioranza, grazie ai quali è stato vicepremier, ministro degli Esteri e oggi terza carica dello Stato. E invece lo vediamo impegnato a dar voce all’opposizione e a trovare alleanza contro chiunque sia contro Berlusconi».

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