Los Angeles - Nuovi problemi
per Facebook: dopo quelli sulla tutela della privacy, il popolare social network deve ora affrontarne uno che
riguarda la proprietà. Un giudice di New York ha infatti imposto il blocco temporaneo di ogni trasferimento
delle attività della società, dopo che un uomo ha intentato una causa per rivendicare l’84% delle azioni.
Secondo quanto riporta oggi la stampa internazionale, l’uomo si chiama Paul Ceglia e ha presentato la
causa alla sezione della Corte Suprema di New York lo scorso 30 giugno, affermando di aver siglato un
contratto con Mark Zuckenberg, fondatore e ad di Facebook, nell’aprile del 2003, quasi un anno prima del
lancio del social network, per sviluppare e progettare il sito internet.
Mille dollari di versamento Secondo i termini dell’accordo, a fronte del versamento di mille dollari Ceglia avrebbe ottenuto il 50%
delle quote del prodotto, oltre ad avere diritto a un ulteriore 1% al giorno fino al completamento del sito, che
è avvenuto il 4 febbraio del 2004. Se fosse provato in tribunale, Ceglia sarebbe dunque proprietario
dell’84% di Facebook.
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