Milano - Arriva anche questa volta un no del settimanale Famiglia Cristiana al governo. Oggetto dell'attacco il "discriminatorio" provvedimento di regolarizzazione delle badanti e colf. "Perché la tassa di 550 euro?", si chiede il settimanale paolino, che ritiene "giuste" le sollecitazioni del sottosegretario Carlo Giovanardi, anche se "così ammettiamo solo che gli stranieri che ci servono".
Lo "Stato inadempiente" Quello di colf e badanti è, per Famiglia cristiana, "un esercito che lo Stato ha lasciato crescere, caricando sulle spalle delle famiglie ogni onere, nascondendo carichi di lavoro insopportabili e insospettabili. E adesso lo tassa di 500 euro. Sarebbe stato meglio averlo fatto senza oneri aggiuntivi, in cambio del prezzo del ’welfare privatò che le famiglie offrono a uno Stato inadempiente".
Grazie a loro un risparmio di 7 miliardi Il sistema, "solo per l`assistenza agli anziani (evitando di farli assistere in casa di cura), ha fatto risparmiare allo Stato circa 7 miliardi di euro. La regolarizzazione conviene, comunque, anche senza i 500 euro». Famiglia Cristiana, inoltre, sottolinea: "La questione degli altri lavoratori stranieri, altrettanto necessari alle nostre imprese.
Il tesoretto Spesso sono i mariti di quelle colf e badanti di cui il provvedimento del Governo riconosce il "contributo
prezioso", dopo aver scucito, tuttavia, 500 euro. Perché escluderli dalla regolarizzazione?". La 'regolarizzazione selettiva' "sembra più veloce, forse perché lo Stato incassa. Ma che fine farà, poi, questo tesoretto?".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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