Cos’è il cancro al pancreas di cui soffriva Eriksson

È il tumore più aggressivo e con la più bassa aspettativa di vita: ecco di cosa soffriva Sven-Goran Eriksson, quali sono i sintomi del cancro al pancreas e le cure per contrastarlo

Cos’è il cancro al pancreas di cui soffriva Eriksson
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Il male che ha colpito Sven-Goran Eriksson, deceduto a 76 anni, è uno dei peggiori in assoluto con stastistiche molto basse di sopravvivenza al di sopra dei cinque anni che si fermano intorno al 10% dei casi: stiamo parlando del cancro al pancreas, un organo del nostro sistema digerente che si trova dietro tra lo stomaco e la colonna vertebrale e svolge numerose funzioni vitali tra le quali la produzione di ormoni come l'insulina e il glugacone che devono regolare il corretto livello di zucchero nel nostro sangue.

Come si manifesta

Uno dei maggiori problemi che lo rendono un tumore molto difficile da estirpare è anche la diagnosi tardiva perché nelle fasi iniziali, spesso, si hanno pochi o scarsi sintomi. Come spiegano gli esperti dell'Airc (Associazione italiana per la ricerca sul cancro), si manifesta "quando alcune cellule, nella maggior parte dei casi le cellule di tipo duttale, si moltiplicano senza più controllo". A rischiare maggiormente sono gli obesi, i fumatori di età compresa tra 50 e 80 anni ma anche chi abusa di alcol e caffè. È stato visto che eliminando il fumo della sigaretta un caso su tre si potrebbe evitare nell'uomo e il 13% nelle donne: oltre a questi fattori, le persone a rischio sono quelle i cui familiari hanno una familiarità con questo cancro e nel caso di particolari mutazioni genetiche.

I sintomi

Come detto, nelle fasi iniziali il tumore è piuttosto silente o dà disturbi generici molto difficili da associare immediatamente. Quando si manifesta, ecco che i campanelli d'allarme sono rappesentati dalla mancanza di appetito e la perdita di peso anche se si mangiano le stesse quantità di cibo ogni giorno, compare l'ittero (colorazione giallastra di occhi e pelle), debolezza generale, vomito, nausea e dolori nella parte superiore dell’addome o nella schiena. Una percenziale di pazienti con il cancro al pancreas (che non supera il 20%) può vedere anche l'insorgere del diabete.

Diagnosi e cure disponibili

Per arrivare a una diagnosi è necessario che si proceda con la tomografia computerizzata (Tc) i grado di scovare il tumore al pancreas e l'eventuale diffusione fin verso fegato, linfonodi e dotti biliari. Non di secondaria importanza c'è anche l'ecografia che può essere esterna o con l'endoscopio per visualizzare attentamente stomaco e duodeno. L'Airc spiega che esiste anche la possibilità di una tomografia "a emissione di positroni (Pet) utile per identificare la presenza di eventuali metastasi, anche piccole, e in alcuni casi viene eseguita in combinazione con la TC (PET/TC).

Purtroppo, ad oggi, non c'è una cura risolutiva contro questa terribile malattia che nel 2022 ha fatto registrare oltre 14mila nuovi casi soltanto in Italia con la minor sopravvivenza per un tumore che non supera il 34% nell'uomo e il 37,4% nella donna a un anno dalla diagnosi e crolla fino all'11% per l'uomo e il 12% per la donna dopo cinque anni. Quando la malattia viene diagnosticata in tempo è possibile procedere per via chirurgica con l'asportazione completa del tumore, negli altri casi si procede con chemio e radioterapia.

Esistono alcuni farmaci "a bersaglio molecolare" per alcune tipologie di cancro al pancreas ma la Medicina sta procedendo con la sperimentazione tramite farmaci utilizzati per l'immunoterapia. Anche se non c'è una cura definitiva, molte di esse riescono ad allungare la vita di molti pazienti.

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