Il 22 aprile si celebra la Giornata nazionale della salute della donna e in occasione della ricorrenza l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha fatto un enorme passo in avanti, decidendo di rendere gratuita la pillola anticoncezionale per le donne di ogni fascia d'età.
La svolta
Si tratta di una scelta non da poco. Una simile svolta, infatti, avrà un costo di circa 140 milioni di euro l'anno per le casse dello Stato. Il primo a dare la notizia è stato Quotidiano Sanità, che ha riportato l'intervista alla presidente del Cpr dell'Aifa Giovanna Scroccaro. La decisione della pillola gratis, fra l'altro, si accompagna anche alla rimborsabilità dei farmaci per la Prep, ossia la terapia necessaria per prevenire l'infezione da Hiv. Anche questa sarà a carico dello Stato.
"Si tratta di due temi che sono da tempo all'attenzione dell'agenzia, che hanno richiesto tempi tecnici per arrivare a una valutazione completa", ha spiegato a Quotidiano Sanità Giovanna Scroccaro.
Come si è arrivati alla decisione
Si è agito per rendere gratuita la contraccezione in Italia. Ciò è stato possibile grazie alla valutazione su tre categorie di farmaci contraccettivi divisi per generazione e costi: "È stata in particolare la Commissione tecnico-scientifica a suddividere la grande platea di contraccettivi disponibili a oggi per componente progestinica, raccomandando di rendere disponibili gratuitamente un certo numero di prodotti per ogni diversa 'generazione' di medicinali, garantendone una certa sovrapponibilità".
È stato poi compito di Aifa analizzare i farmaci con i prezzi più bassi, stimando la spesa finale che andrà a incidere sulle casse dello Stato. In questo modo si è cercato di accrescere la platea di donne che potranno ricorrere al contraccettivo, un tempo preso poco in considerazione a causa del costo troppo elevato. "È difficile peraltro dire, non essendoci stata alcuna contrattazione di prezzi per questi prodotti, che una pillola da 25 euro sia migliore di quelle che costano 10 euro", ha precisato Scroccaro.
Rendere gratuita la Prep
Non solo contraccezione orale gratuita, ma anche terapia anti-Hiv gratuita. Un passo, se possibile, ancora più importante. La Prep, terapia a base di farmaci antiretrovirali (tenofovir ed emtricitabina) da effettuare prima e dopo l'esposizione a rischio, era prima a pagamento.
I prezzi si aggiravano attorno i ai 50-60 euro a confezione. “La decisione di renderla gratuita è stata più facile", ha dichiarato Giovanna Scroccaro. "Il prezzo pagato dagli ospedali che acquistano questi farmaci ha un impatto di spesa minimo, di qualche centinaio di migliaia di euro.
Ma poiché esistono ormai importanti evidenze che dimostrano come possa dare un grande contributo in termini di prevenzione dell'infezione, e se pensiamo anche a quanto è importante la spesa farmaceutica per gli antiretrovirali, stiamo facendo un investimento in termini di salute", ha aggiunto.Le compresse saranno quindi distribuite dagli ospedali, mediante prescrizione dell'infettivologo.
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