Nonostante il nome non semplicissimo, l'Ozempic, il farmaco nato per aiutare i soggetti diabetici a gestire i livelli di glucosio nel sangue, è invece sulla bocca di tutti ormai da tempo. Ora poi con la prova costume alle porte, è tornato prepotentemente di moda da chi cerca una modalità per dimagrire in maniera voloce, anche sapendo che si tratta di un medicinale con gli effetti che questo può avere non soffrendo della patologia per cui è stato realizzato.
Di cosa si tratta
Sviluppato nel 2017, con l'uso si è scoperto un "effetto collaterale" particolare. I soggetti che lo assumevano perdevano anche una notevole quantità di peso. Il suo principio attivo il semaglutide, imita infatti il comportamento dell’ormone GLP-1, prodotto normalmente dall’organismo dopo i pasti, che contribuisce a far percepire il senso di sazietà e a ridurre l'appetito, inducendo le persone a smettere di mangiare. Per questo nel 2021 la Food and Drug Administration americana lo ha approvato anche per i pazienti affetti da obesita.
Anche in questo caso però, si tratta di una patologia, non serve certo per perdere quei tre o quattro chili che servono a vedersi meglio esteticamente. Il farmaco però è diventato comunque introvabile proprio per questo scopo, utilizzato da vip del mondo dello spettacolo (in america le sorelle Kardashian sono state più volte accusate di farne abuso) e da gente comune, come via più veloce di perdita di peso rispetto a dieta e movimento.
Il fenomeno
Sono numerosi i medici americani che hanno iniziato a prescriverlo anche a persone che non soffrivano di diabete o che fossero obese, ma che volevano semplicemente perdere qualche chilo. Il passa parola sui social ha poi fatto il resto, creando anche un mercato nero del medicinale che ha visto lievitare il prezzo in maniera esponenziale.
Cosa ne pensano i nutrizionisti
In Italia il fenomeno per fortuna è ancora contenuto, grazie alle stringenti tutele e ai controlli dell'AIFA, ma non è certo immune dall'esplodere. Tutto questo dovuto soprattutto alla poca conoscenza e al solo abbaglio del dimagrimento, senza troppo sacrificio; ma è invece importante comprenderne anche le pericolose controindicazioni. Per farlo abbiamo ascoltato il parere di tre nutrizionisti: Dott.ssa Marialetizia Latella (dietista di Milano), la Dott.ssa Catia Marozzi (biologa nutrizionista di Viterbo) e il Dott. Matteo Bronzini (biologo nutrizionista di Torino), che fanno parte della rete medica di NutriDoc.
Funziona davvero?
È la domanda più frequente che si fanno tutti, quella più gettonata sul sito NutriDoc con l'aggiunta di quanto poi il risultato venga mantenuto a lungo termine. A risponde la dottoressa Marozzi: "Ozempic è un eccellente farmaco per il diabete in grado anche di far perdere peso. Tuttavia, questa dura qualche mese e poi in genere si arresta una volta interrotta la terapia. Se non c’è impegno con l’alimentazione e l’attività fisica, il peso generalmente risale nel giro di poco. Il rischio quindi è di avere un controllo solo momentaneo".
Questo viene anche confermato dalla dalla dottoressa Latella, secondo cui l’utilizzo della semaglutide in soggetti sani normopeso o sovrappeso, è del tutto sconsigliato. Meno drastico è invece il dott. Bronzini secondo cui trattandosi di un farmaco che richiede prescrizione medica obbligatoria, dovrebbe essere indicato solo in abbinamento ad un cambiamento dello stile di vita, che osservi una dieta ipocalorica e movimento fisico.
Gli effetti collaterari
"La rapida perdita di peso indotta dall’assunzione del farmaco potrebbe causare episodi di ipoglicemia potenzialmente pericolosi, sviluppo di calcoli alla colecisti, disidratazione severa da vomito e diarrea. Attualmente nella letteratura scientifica non ci sono indicazioni sui dosaggi, tempi di assunzione e possibili effetti collaterali del farmaco nei soggetti sani normopeso e sovrappeso", spiega la dottoressa Latella .
"Gli effetti collaterali maggiori sono soprattutto di natura gastrica come nausea, diarrea, vomito, costipazione, dolore addominale, distensione addominale, reflusso gastroesofageo, anche se sono stati riportati anche casi di mal di testa, affaticamento e vertigini" aggiunge il dott. Bronzini ricordando che il farmaco non deve essere usato in pazienti con anamnesi personale o familiare di carcinoma midollare della tiroide ed in presenza di sintomi di pancreatite o calcoli biliari.
La colpa dei social media e delle celebrity
La grande diffusione di Ozempic sembra essere dovuta soprattutto all'uso che ne hanno fatto le celebrity holliwodiane e il passa parola sui social, prima di qualsiasi nozione medica: "L’Italia ha da sempre una tendenza all’occidentalizzazione e i nutrizionisti hanno registrato questa tendenza da tempo e continuano a farlo ancora oggi.- spiega la dottoressa Latella - Purtroppo per diventare popolari le ricette devono essere veloci, facili e gustose e spesso queste caratteristiche sono riscontrabili in alimenti confezionati, precotti o che hanno subito più processi industriali prima di essere stati immessi nella GDO (grande distribuzione). All’interno di questo quadro, anche il processo della perdita di peso, per diventare appetibile, deve essere facile e veloce senza troppe rinunce e senza snaturare lo stile di vita”.
Negli USA il fenomeno Ozempic è stato notevolmente amplificato dalle celebrità che ne hanno fatto largo uso, decantando gli effetti miracolosi sulla perdita di peso, senza però rimarcare il fatto che non si tratta di integratori, ma di farmaci a tutti gli effetti che possono avere in alcune persone anche effetti indesiderati importanti: “Purtroppo, i social sono una fonte continua di rimedi e prodotti magici per dimagrire, si fa leva sull’aspetto psicologico, del magro è bello, ad ogni costo e con qualsiasi mezzo e il più in fretta possibile: si tratta di un messaggio pericolosissimo che che si annida nella rete” aggiunge la dottoressa Marozzi.
Il costo
L'Ozempic, come detto, è un farmaco che può essere prescritto soltanto dai medici per il trattamento del diabete e per questo tipo di pazienti è mutuabile.
Se il medico lo prescrive “fuori indicazione terapeutica”, previa raccolta di un consenso informato scritto che riguardi rischi, benefici e alternative, il costo del farmaco è totalmente a carico del paziente, e si tratta di un prodotto molto costoso. Una penna iniettiva si aggira intorno ai 180 euro con una spesa annua che può arrivare fino ai 3000 euro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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