Silvia Novello: “La rivoluzione della medicina di precisione nella cura del tumore al polmone”

Silvia Novello, direttore Unità Oncologia Toracica al San Luigi di Orbassano e ordinario di Oncologia Medica all'Università degli Studi di Torino spiega a ilGiornale come funziona il nuovo farmaco per la cura del tumore ai polmoni

Silvia Novello: “La rivoluzione della medicina di precisione nella cura del tumore al polmone”
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Abbiamo incontrato Silvia Novello, direttore Unità Oncologia Toracica al San Luigi di Orbassano (Torino) e ordinario di Oncologia Medica all'Università degli Studi di Torino alla conferenza stampa svoltasi ieri a Milano, relativa ad un nuovo farmaco per la cura del tumore ai polmoni.

La professoressa afferma quanto sia fondamentale per i pazienti avere una diagnosi precisa andando a codificare esattamente l’alterazione molecolare da bersagliare col farmaco specifico. In considerazione dell’alto numero di mutazioni identificabili nel tumore al polmone, è importante tracciarne il profilo molecolare permettendo di delineare una “carta d’identità” della neoplasia al polmone, per comprendere se il paziente è eleggibile per un determinato tipo di trattamento farmacologico.

Un nuovo farmaco, “Sotorasib”, che oltretutto in Italia ha ottenuto la rimborsabilità, rappresenta la prima terapia target orale per i pazienti con NSCLC avanzato e mutazione KRAS p.G12C che finora risultavano privi di un trattamento specifico. Si tratta quindi del precursore di una nuova generazione di terapie target.

Silvia Novello spiega che, questo farmaco, riduce del 34% il rischio di progressione della malattia e raddoppia il tasso di sopravvivenza libera da progressione a 12 mesi. “Dati importanti in grado di dare una risposta ad una grande bisogno ancora non soddisfatto per i pazienti, finora trattati con la sola chemioterapia”.

L’Italia nel 2023 registra 44.000 nuove diagnosi di tumore del polmone, con una prevalenza maggiore negli uomini (30.000 casi) rispetto alle donne (14.000 casi). L’85% dei casi appartiene alla categoria dei tumori al polmone non a piccole cellule (NSCLC), una forma che, nel 60% dei casi, presenta mutazioni genetiche, tra cui quelle a carico di KRAS che risultano tra le più diffuse, con un’incidenza del 30%.

In particolare, la mutazione G12C pesa per quasi la metà di tutte le mutazioni a carico di KRAS, rappresentando il 12-13% dei casi totali nel NSCLC: in pratica un paziente ogni 8 presenta questa mutazione, con una stima complessiva che ogni anno conta circa 2600 persone.


Complessivamente nel tumore al polmone, la sopravvivenza a 5 anni (attualmente del 16%) sta aumentando proprio grazie all’utilizzo in pratica clinica delle terapie target, che sono più efficaci e meglio tollerate rispetto alla sola chemioterapia. La Professoressa Silvia Novello racconta di questa innovativa terapia e dei problemi riguardanti le neoplasie polmonari, in questa videointervista esclusiva per il Giornale.

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