Virus dell'Hpv, qual è il suo ruolo nei tumori

Sono molto numerosi i tumori collegati al Papilloma virus che si potrebbe prevenire con la vaccinazione: quali sono i rischi di contrarre il virus e i numeri in Italia

Virus dell'Hpv, qual è il suo ruolo nei tumori
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Con una corretta prevenzione si potrebbero evitare migliaia di casi, ogni anno, di tumori collegati al Papilloma rivus anche conosciuto con il nome di Hpv: sono questi i numeri nazionali che fotografano una situazione preoccupante che potrebbe essere evitata e limitata enormemente semplicemente con la vaccinazione.

Di cosa si tratta

Prima di passare ai numeri e ai tumori a esso collegati è bene ricordare cos'è l'Hpv: si tratta di un virus a Dna ed è l'infezione più comune che viene trasmessa sessualmente a causa di rapporti non protetti. Anche se nella maggior parte dei casi l'infezione si risolve spontaneamente e in maniera anche asintomatica, il virus è responsabile di lesioni alla cute e alle mucose che possono essere benigne o maligne, in questo caso spuntano lesioni pre-cancerose responsabili di neoplasie sia per l'uomo che per la donna.

I tumori più diffusi

Uno dei più frequenti è il tumore della cervice uterina (la zona che unisce vagina e utero) ma sono molto alte le percentuali dei tumori anali, vaginali, del pene e della vulva. Meno frequenti ma altrettanto possibili (in un terzo dei casi) anche il cancro abocca, laringe ed esofago. I numeri italiani sono ancora troppo elevati e stimati in quasi 7.500 casi annuali collegati all'Hpv. Il problema è dato dalla persistenza del virus all'interno dei tessuti: come spiega la Lega tumori, possono rimanere in vita anche fino a 7-15 anni causando le neoplasie appena descritte.

L'importanza del vaccino

"In Italia oltre 2,2 milioni di giovani non sono protetti contro l’Hpv e corrono il rischio di contrarre il virus e di diffonderlo", ha detto al Corriere Alessandra Fabi, membro del direttivo nazionale dell'Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) in un incontro alla Camera. "L’11% delle donne, d’età compresa fra i 25 e i 64 anni di età, non ha mai fatto l’Hpv o il Pap test per lo screening del tumore alla cervice uterina. Il 13% di loro invece non lo ha svolto negli ultimi tre anni. Dati non confortanti e che allontanano il raggiungimento dell’obiettivo di Sanità Pubblica proposto dall’Oms di eliminare il carcinoma cervicale nei prossimi anni".

Quali sono i Paesi virtuosi

L'adesione massiccia alla vaccinazione ha fatto sì che i danni causati da lesioni da virus Hpv siano state quasi del tutto eliminate: l'esempio migliore è dato dall'Australia che entro i prossimi dieci anni avrà eliminato del tutto i tumori legati al Papilloma virus, il Canada ci riuscirà nel 2040. In Italia bisognerebbe prima riuscire a vaccinare almeno il 95% delle persone entro gli 11 anni per dare la migliore risposta immunitaria possibile.

La situazione in Italia

La campagna vaccinale sta comunque prendendo sempre più piede anche nel nostro Paese con il Veneto che, per primo, ha introdotto la vaccinazione gratuita per gli uomini raggiungendo già una copertura vaccinale del target primario vicina all'80%.

"Il nostro obiettivo - ha spiegato l'assessore alla Sanità della Regione Veneto, Manuela Lanzarin, - è quello di sconfiggere l'Hpv attraverso la prevenzione e una vaccinazione sempre più precoce. E il Veneto, da questo punto di vista, è una Regione leader".

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