Firenze - "Il governo non deve dare neanche
un euro nel caso in cui non si ottengano gli obiettivi: ogni soldo che viene dallo Stato deve servire per l’innovazione e la ricerca e la Fiat deve
dimostrare di investire nello sviluppo di motori elettrici e a idrogeno". Lo ha detto il segretario generale della Cisl, Raffaele
Bonanni, rispondendo a una domanda dei giornalisti sul braccio di ferro tra il ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola e
l’amministratore delegato di Fiat Sergio Marchionne legato alla questione dello stabilimento di Termini Imerese. "Nessuno stabilimento deve essere chiuso - ha proseguito Bonanni - perché lo Stato, di questi tempi si priva di proprie risorse e questo deve
servire a mantenere l’occupazione".
Epifani: "Fiat abbia la testa più in Italia" La Fiat non deve avere troppo la testa
negli Usa: è quanto chiede Guglielmo Epifani, segretario della
Cgil. Parlando sul braccio di ferro in corso sullo stabilimento
di Termini Imerese, Epifani, a margine di un convegno a Firenze,
ha sottolineato che "naturalmente, per non chiudere Termini
Imerese bisogna avere una politica industriale che porti a
Termini dei modelli: quello che noi chiediamo che la Fiat faccia
non deve avere troppo la testa negli Stati Uniti, deve anche
pensare all’Italia, al nostro lavoro, al nostro indotto, ai
nostri fornitori".
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