"Porre fine ad ogni forma di povertà nel mondo". È questo il primo dei 17 Goal (o SDGs) dell'Agenda 2030, documento internazionale che definisce il programma strategico degli obiettivi da raggiungere per uno sviluppo sostenibile e durevole del nostro pianeta.
Se pur ognuno dei 17 SDGs ha la stessa valenza strategia, il tema della povertà assume, però, una funzione essenziale in quanto si pone il fine di creare le condizioni necessarie minime per il raggiungimento di tutti gli altri obiettivi dell'Agenda.
Non può esserci sviluppo, seppur sostenibile, se persiste la povertà ed è per tale ragione, ad esempio, che il Goal 1 dichiara che tra i sotto-obiettivi (o target) da raggiungere vi sia quello di "sradicare la povertà estrema per tutte le persone in tutto il mondo, attualmente misurata sulla base di coloro che vivono con meno di $1,25 al giorno".
Il tema della povertà è strettamente interconnesso con il tema dell'economia e della finanza e del ruolo che le dinamiche macro-economiche e del sistema finanziario possono avere per "combattere" le iniquità sociali.
Non a caso, il target "1.a" e "1.b" del primo Goal dell'Agenda evidenziano quest'aspetto:
- 1.a "Garantire un'adeguata mobilitazione di risorse da diverse fonti, anche attraverso la cooperazione allo sviluppo, al fine di fornire mezzi adeguati e affidabili per i Paesi in via di sviluppo, in particolare i Paesi meno sviluppati, attuando programmi e politiche per porre fine alla povertà in tutte le sue forme"
- 1.b "Creare solidi sistemi di politiche a livello nazionale, regionale e internazionale, basati su strategie di sviluppo a favore dei poveri e sensibili alle differenze di genere, per sostenere investimenti accelerati nelle azioni di lotta alla povertà".
Ma cosa sta facendo la finanza sostenibile per supportare gli obiettivi del primo Goal dell'Agenda?
A differenza di tutti gli altri obiettivi ESG in cui si possono supportare gli interventi specifici in relazioni alla loro effettiva sostenibilità, per quanto riguarda l'obiettivo 1 dell'Agenda 2030, il segmento della finanza sostenibile può intervenire non tanto in via diretta quanto, piuttosto, supportando interventi in special modo nel campo della crescita del settore occupazionale e del sistema di welfare statale.
Gli interventi strategici SRI (Sustainable and Responsible Investment) - tra cui micro-finanza, housing sociale, green bond di Stato - possono fornire risposte effettive andando anche a compensare la progressiva perdita di capacità degli stati centrali di rispondere a tutte le esigenze di welfare della popolazione.
Come evidenziato dagli esperti del Forum per la Finanza Sostenibile, ad esempio gli interventi di micro-finanza possono essere legati al segmento del credito o delle assicurazione rivolti ai soggetti "non bancabili", favorendo un sistema di welfare più solido.
Per quanto riguarda l'Housing sociale, invece, si ci può indirizzare verso:
- "Soluzioni abitative rivolte a chi non rientra nei criteri di assegnazione degli alloggi ERP, attraverso canoni d’affitto calmierati e/o a prezzi di acquisto convenzionati"
- "Risorse per la riqualificazione e la ricucitura delle aree urbane marginalizzate"
Infine, in relazione ad interventi congiunti pubblico-privati, si possono indirizzare verso interventi di finanza sostenibile tra cui i Pay by Result (Social Impact Bond e Development Impact Bond) in grado di
integrare "impatto sociale e remunerazione per gli investitori, su progetti di pubblica utilità. Obiettivo principale è potenziare il sistema di welfare già esistente, colmando lacune e inefficienze della spesa pubblica".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.