Ecco i nomi della aziende italiane più sostenibili

L'agenzia di rating Standard Ethics premia le società più virtuose. Giudizio positivo per il comparto bancario

Dal sito Valencia.es
Dal sito Valencia.es

Eni, FinecoBank, Prysmian, UniCredit e UnipolSai. È questo il quintetto delle società quotate italiane più sostenibili secondo Standard Ethics, società di rating londinese che da anni si occupa di fotografare gli orientamenti delle principali aziende rispetto al tema della salvaguardia delle risorse ambientali. I tecnici misurano il livello di sostenibilità andando a valutare le effettive politiche adottate e l’aderenza ai regolamenti in materia emanati da Unione europea, Nazioni unite e Ocse. Informazioni di sicuro interesse per la varie tipologie di investitori. I grandi player del mercato e i piccoli risparmiatori saranno sempre più propensi a puntare su organizzazioni capaci di coniugare i profitti con la tutela dell’ambiente e l’autentico impegno in campo sociale.

La misurazione prevede una classificazione di nove gradi, che parte dal punteggio “EEE” per scendere fino a “F”. L’indice dell’Italia come Paese è composto dalle 40 principali società quotate in Italia: tra queste al momento non ci sono realtà che raccolgono punteggi particolarmente bassi. Nell’ultima edizione dello studio è presente un focus sulla sostenibiltà del sistema bancario italiano. Il comparto industriale non è stato scelto a caso: il mercato del credito ha infatti un peso molto rilevante sia nella composizione del prodotto interno lordo italiano sia nella presenza di istituti di credito tra le società più capitalizzate a Piazza Affari. Standard Ethics dà un giudizio positivo delle strategie adottate dei manager delle principali banche. Il documento evidenzia come il 61% degli istituti di credito italiani sia conforme agli standard di sostenibilità dell’Ue, dell’Onu e dell’Ocse. Il giudizio si è rivelato positivo anche perché – come spiegano gli analisti londinesi – l’analisi dei codici di condotta adottati negli ultimi anni ha permesso di rilevare un reale impegno per il rispetto dei temi etici. L’outlook ampiamente positivo è arrivato anche valutando la presenza sui territori delle Banche di credito cooperativo: realtà spesso impegnate in prima persona nello sviluppo di progetti a favore delle comunità dove sono inserite. Importante sul fronte della sostenibilità di medio termine anche il tema delle attività per eliminare la disparità di genere.

Il report è ottimista per i risultati che verranno fotografati nei prossimi anni. A tallonare le cinque primatiste ci sono infatti dei protagonisti del nostro sistema economico. A2A, Enel, Banca Generali, Bper Banca, Intesa Sanpaolo e Leonardo potrebbero anche riuscire a scalzare dal podio il gruppo di testa.

La sfida per guadagnare anche dai temi della sostenibilità è entrata ormai nel vivo.

Nessun piano industriale potrà permettersi di aggirare queste tematiche o di prendere con leggerezza le informazioni in tema di rispetto delle risorse ambientali con cui dovranno essere popolati i documenti da illustrare agli investitori. Dinamiche che contribuiranno a rendere più stabile e duratura la ripresa post-Covid.

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