FindMyLost. Il punto d'incontro online fra chi cerca e chi trova

"Per il piacere di fumarsi una sigaretta, approfittando di una sosta del treno, una passeggera ha lasciato sul convoglio mezzo arredo della casa in cui stava per trasferirsi"

FindMyLost. Il punto d'incontro online fra chi cerca e chi trova
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«Per il piacere di fumarsi una sigaretta, approfittando di una sosta del treno, una passeggera ha lasciato sul convoglio mezzo arredo della casa in cui stava per trasferirsi, con tutte le piante che si era portata appresso. Erano cinque colli, più i vasi». Sì viaggiare, cantava Battisti. Talvolta i viaggi fanno più rima con perdita che con conquista. Su treni e aerei, e fra stazioni e aeroporti, si consumano i divorzi più frequenti, quelli con i propri bagagli. Molti confondono il trolley con quello del vicino e se ne accorgono solo a destinazione. Poi ci sono i seriali dello smarrimento bagagli, «persone che hanno già ritrovato le valigie lasciate a bordo e tendono a ripetere questa distrazione, anche 4 o 5 volte» ha rivelato Elena Bellacicca che nel 2016 ha inventato la web app FindMyLost, sorta di versione 4.0 degli uffici oggetti smarriti. «Il nostro team ha messo a punto un algoritmo, pensato sia per le aziende che per i cittadini: permette di trovare quello che si è perso nel 63% dei casi. Non c'è bisogno di scomodarsi, stare in attesa al telefono o in coda agli sportelli». Come funziona? «Chi si accorge di un oggetto abbandonato può caricarne la foto, specificando il luogo e l'orario del ritrovamento. Chi invece ne cerca uno ha a disposizione un apposito modulo per inserire i propri dati oltre a una descrizione dell'oggetto - ha precisato Bellacicca che è anche amministratore unico dell'app -. L'intelligenza artificiale fa il resto, abbina i dati in caso di ritrovamento e avvisa tramite alert il presunto proprietario».

Non è finita. L'algoritmo soppesa anche le prove che dimostrano chi è il legittimo proprietario, a quel punto in automatico avviene la spedizione del pacco a domicilio. FindMyLost è stata lanciata nel 2018: «L'abbiamo proposta alle aziende di trasporti, alle compagnie aeree, alle amministrazioni, oltre che a vari hotel: chi l'ha adottata ha avuto un'alta percentuale di restituzioni. Sui treni, grazie a FindMyLost, i bagagli si ritrovano nell'80% dei casi» ha aggiunto Bellacicca. Il sistema è multilingue, quindi facilita la vacanza ai turisti distratti, «i coreani smarriscono spesso trolley e zaini. Chi non ha dimestichezza con l'italiano riesce ad accedere con facilità da remoto. E le spedizioni, i cui costi sono a carico del proprietario, si fanno in tutto il mondo».

Così con una tastiera e qualche clic l'ufficio oggetti smarriti si «digitalizza», una piccola rivoluzione che si traduce in un grande risparmio di tempo e denaro. Chi usa FindMyLost? «Al momento l'hanno adottata Trenitalia, Italo, l'Aeroporto di Napoli, l'Ente autonomo Volturno, svariati hotel a Milano e anche diverse amministrazioni come Terni, Venezia (compreso il trasporto pubblico dei vaporetti, i bus e le Forze dell'ordine), Piacenza, Varese e Trieste, oltre alla rete ferroviaria nazionale spagnola. La prossima società che se ne servirà potrebbe essere Aeroporti di Roma». In un anno sono stati ritrovati 9.000 oggetti che salgono a 45mila se si considerano anche le ferrovie spagnole. Ma l'app conta un milione di ricerche, più di 2mila al giorno. Si smarriscono di più i vestiti (27%), i bagagli comprensivi di borse e zaini (25%), i pc, tablet e smartphone (18%), i documenti (10%).

«Chi trova ciò che ha perduto evita di fare nuovi acquisti, alla fine si può dire che anche una web app sia un modello di economia circolare» è la riflessione di Bellacicca.

Il Codice civile stabilisce che si paghi un diritto di custodia all'azienda che custodisce gli oggetti smarriti e che venga riconosciuto un compenso a chi lo trova. «Noi abbiamo deciso di istituire un riconoscimento volontario, per diffondere senso civico».

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