«Follie» da adolescenti nei video della Djurberg

Alla Galleria Giò Marconi, l’artista svedese espone filmati che indagano il mondo inquieto e mutevole delle teen-ager

«Follie» da adolescenti nei video della Djurberg

Matteo Chiarelli

Personaggi di plastilina abitano colorati scenari di cartone. L'atmosfera però non è quella allegra di un film d'animazione per ragazzi o di un cartone animato anni Settanta, ma suscita inquietudine e orrore.
Così sino alla fine di luglio la Galleria Giò Marconi (via Tadino 15 - da lunedì a venerdì, ore 10.30-12.30 e 15.30-19.00) presenta «Why Do I Have This Urge to Do These Things Over and Over Again?», l'ultima mostra di video-animazioni della giovane artista svedese Nathalie Djurberg (nata nel 1978 a Lysekil).
Brevi storie dai contenuti grotteschi, realizzate con un linguaggio semplice e quasi naif, sono inscenante sullo sfondo di ambienti costruiti con cartoncini variopinti, fili di ferro o di cotone e altri materiali di recupero. Modellati con la plastilina, gli attori, che si muovono e vivono tra questi fondali artigianali, rappresentano il più delle volte ragazzine dall'aria fragile e innocente che improvvisamente mutano di carattere, trasformandosi in sadiche carnefici dagli impulsi incontrollabili o al contrario in vittime tristi e sconsolate di eventi apparentemente ineluttabili.
Lo sguardo della Djurberg, che attualmente vive e lavora a Berlino e che a Milano è già venuta lo scorso anno per una mostra collettiva («Circular Domus») realizzata allo stadio Meazza, è rivolto sicuramente alle esperienze pittoriche e cinematografiche occidentali ma anche alla tradizione dei cartoni animati giapponesi e americani. Con queste premesse il risultato è quello di dar corpo a vicende dalle tinte cupe che sottolineano la costante inclinazione al male presente in ogni essere umano.
A tratti però gli eventi si rischiarano grazie ad un umorismo spiazzante che sembra trattenere la narrazione in bilico tra malinconia e ironia, tra disperazione e desiderio.

Alle immagini è accostata anche una suggestiva colonna sonora realizzata dal musicista Hans Berg assieme alla stessa Nathalie Djurberg, che gli appassionati d'arte contemporanea potranno di nuovo apprezzare il prossimo agosto presso il Moderna Museet di Stoccolma, in occasione dell'inaugurazione della sua mostra personale.

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