Fuori dalla notizia Un fantastico ritrovato anti "gene della gang"

Le notizie non muoiono sulla carta, né nell'etere, né in Rete. Sopravvivono altrove. Dove, non si sa. Proviamo a immaginarlo.

Le notizie non muoiono sulla carta, né nell'etere, né in Rete. Sopravvivono altrove. Dove, non si sa. Proviamo a immaginarlo.

La notizia. Scoperto il gene del gangster. Se un maschio ha una particolare forma del gene MAOA, ha il doppio delle probabilità di entrare a far parte di una banda di giovani criminali rispetto a chi ha altre forme dello stesso gene. E non è tutto. Secondo lo studio condotto su 2000 teen agers americani da Kevin Beaver, criminologo biosociale della Florida State University, Tallahassee, i membri della gang che hanno la stessa mutazione sono più violenti e portati a usare le armi.
La mutazione, come riferiscono i ricercatori sull'ultimo numero di Comprehensive Psychiatry, consisterebbe in livelli ridotti di una proteina, la monoaminoossidasi A, coinvolta nel riciclo di sostanze chimiche che mantengono efficienti le connessioni neuronali. Mentre una bassa attività del gene MAOA era già stata associata a comportamenti antisociali in individui che erano stati abusati da piccoli, si è visto che due regioni cerebrali, coinvolte nella percezione e nel controllo delle emozioni, sono ridotte nelle persone che, pur non avendo avuto storie di criminalità o di abusi, hanno la mutazione.
Per verificare se oltre ad un'infanzia abusata anche vivere in un ambiente degradato può provocare la connessione «gene-violenza», Beavers e il suo gruppo hanno studiato il genotipo di 1155 femmine e di 1041 maschi che avevano già partecipato ad uno studio sulla salute degli adolescenti fra il 1994 e il 2002. Nelle interviste i giovani dovevano, tra l'altro, dire se, negli anni passati, erano stati in una banda e se avessero mai usato armi durante una lite. Nel complesso, si è visto che il 42 per cento di tutti maschi possedeva una forma del gene MAOA che funzionava più lentamente e che circa il 5 per cento era entrato in una gang. Il risultato mostra che i maschi che avevano la particolare mutazione che induceva una bassa attività del gene avevano doppie probabilità di unirsi ad una banda, rispetto a quelli che erano portatori della forma «ad alta attività», di MAOA. Allo stesso modo, i maschi con la forma del gene a bassa attività avevano anche probabilità doppie di utilizzare armi rispetto agli altri coetanei, mentre per i membri maschi della banda con la stessa mutazione, le probabilità di usare le armi erano quadruplicate. «Questo gene - spiega Beaver - può prevedere veramente se una persona entrerà a far parte di una banda criminale e se diventerà tra i membri più violenti».
Ma se la genetica è un fatto, non bisogna, tuttavia, interpretare alla lettera questi risultati, minimizzano gli scienziati, che sottolineano: «Non è detto che chi ha questa particolare mutazione diventerà per forza un violento e membro di una banda criminale, o viceversa». C'è, tuttavia, la probabilità, secondo Beaver, che nelle comunità dove è frequente la formazione di piccole gang, le persone con la forma a bassa attività del gene possono essere più spinti ad entrare a far parte di una banda. Tuttavia, considerata l'alta prevalenza di questa mutazione e i bassi tassi di appartenenza ad una gang, usare la genetica per identificare giovani a rischio criminalità potrebbe non essere fattibile. «Non possiamo cambiare il Dna di nessuno - conclude lo scienziato - ma possiamo agire sull'ambiente per attutire l'effetto genetico». (fonte: Apcom, 20 giugno 2009)

Fuori dalla notizia. «Mamme, date succo di MAOA ai vostri ragazzi. Cresceranno più sani e più buoni». È questo lo slogan della campagna sostenuta dal ministero della Salute mondiale lanciata ieri in tutto il mondo.

Dopo che, cinque anni fa, venne provata scientificamente la correlazione fra bassi livelli di attività di quel gene, il MAOA, appunto, e la propensione a delinquere da parte dei giovani, è stata finalmente sintetizzata in laboratorio una speciale molecola, la maoaina. Proprio la maoaina, addizionata alle bibite multivitaminiche tanto apprezzate dai ragazzi, salverà dunque la Terra dall'autodistruzione. Alla modica cifra di 100mila dollari il litro.

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